Genoa tosto e ruvido, come la barba di Prandelli

La nuova fase difensiva aiuta Radu: meno gol e meno tiri nello specchio

Prandelli Genoa
Mister Prandelli (foto di Genoa CFC Tanopress)

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

E’ un Genoa tosto e ruvido, come la barba incolta che ostenta Prandelli. E’ un Grifone che preferisce la fisicità alla tecnica nella zona nevralgica del campo, altrimenti non avrebbe senso piazzare tre interditori. E’ un Genoa dalla manovra lenta e prevedibile, che taglia i rifornimenti a Sanabria e che non piace ai propri tifosi. Ma è l’unico Genoa che si può avere nel momento decisivo di una stagione tremebonda. Tosto e ruvido, appunto, ispido e difficile da domare: il mercato di gennaio ha sì tolto la continuità realizzativa di Piatek ma è altrettanto vero che conferito maggiore solidità alla fase difensiva.

Il Grifone ha subito quattro gol nelle ultime cinque, esattamente come la Juventus. Solo Napoli, Torino (zero) e Milan (due) hanno fatto meglio nello stesso lasso di tempo. Meno reti incassate e meno tiri verso lo specchio: Radu ringrazia perché può lavorare sulla continuità di prestazione. Non a caso il portiere romeno è diventato più efficace negli interventi negli ultimi due mesi. Prandelli ha chiesto solidità nei rinforzi di gennaio: per questo ha detto di no a Sansone e accolto con piacere Radovanovic e Lerager. Il serbo e il danese non sono deputati a illuminare il gioco del Genoa ma in compenso oscurano quello avversario.

L’effetto collaterale di tale scelta difensivista è evidente: il fraseggio è macchinoso e la distanza con il reparto d’attacco talvolta è eccessiva. Prandelli, tecnico moderno e con senso tattico elastico, gioca con quattordici calciatori riservandosi almeno un cambio di qualità: talvolta è Pandev, oppure Lazovic o Bessa che subentrano a gara in corso. Dipende da chi inizia. Così può dare una scossa alla partita, così come successo contro la Lazio, e non solo. L’importante, però, è non concedere troppo all’avversario. Il Genoa ci sta riuscendo bene essendo tosto e ruvido, come la barba incolta che ostenta Prandelli.

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.