Genoa solido e coraggioso a Napoli

Decisivi gli interventi di Radu (su Elmas) e Koulibaly (se Pinamonti)

Radu Genoa
Andrei Radu (foto di Genoa CFC Tanopress)

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É un punto ma è come se ne valesse tre di questi tempi. Il Genoa riscatta la bruciante sconfitta con l’Udinese con un solido 0-0 a Napoli. In una partita densa di errori individuali da ambo le parti è emerso il palleggio del Genoa, caratteristica già denunciata contro la Juventus su un altro palcoscenico che fa tremare le gambe. L’uomo in più a centrocampo ha garantito a Thiago Motta non solo interdizione ma anche una discreta fluidità in uscita dalla pressione degli azzurri. Ciò che ha deficitato tra i rossoblù è stata la scarsa vena realizzativa entro il perimetro dei sedici metri d’area.

Nei novanta minuti si sono registrate due occasioni da gol significative che il maestro Rino Tommasi definirebbe da “circoletto rosso”. La prima è capitata a Pinamonti al 62′ dopo una percussione di Rincon… pardon, Agudelo con strepitoso intervento di Koulibaly che ha ricordato a tutti di non essere per caso il miglior difensore della scorsa Serie A; poi, all’87’, il colpo di testa di Elmas che Radu ha neutralizzato appena in tempo (la palla supera ma di tre quarti la linea di porta). Per il resto solo scaramucce tra due squadre che hanno fatto di tutto pur di nascondere il rispettivo momento negativo.

Il punto accontenta maggiormente il Genoa che torna a fare risultato in trasferta e altresì mantiene la porta inviolata (non accadeva da sei partite). Il Napoli, quarta squadra per rendimento interno, non va oltre la bordata di fischi riservata dal proprio pubblico. Il Grifone ha meritato il pareggio grazie a un’interpretrazione equilibrata e razionale della partita che gli ha consentito di tenere bene il campo per settanta minuti. Questa è la strada giusta, non il suicidio tattico messo in mostra domenica scorsa. Umiltà, rispetto dell’avversario e coraggio. Le linee guida per il futuro. Di questi tempi, però, un punto è come se ne valesse tre.

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