Genoa ok con la Reggiana: Saponara impressiona su un campo da mezzadria

In gol Ghiglione e Pinamonti. Agudelo debutta con personalità

Saponara Genoa
Riccardo Saponara in azione (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Il Genoa festeggia la centenaria Reggiana nel migliore dei modi. Con una vittoria e con un sodalizio tra tifosi rinfrancato dopo molti anni d’inferno, per gli emiliani. É finita 2-1 al Mirabello di Reggio, stadio ai limiti dell’agibilità e della proponibilità, sia sugli spalti che sul terreno di gioco, dedito forse alla mezzadria. É una fortuna, avrà pensato Andreazzoli, che nessuno si sia fatto male tra le mille buche del groviera verdastro. Un timore che il tecnico massese denunciò già nelle precedenti amichevoli del Genoa.

La partita è stata fin troppo avvincente su un terreno crivellato da chissà quale agente esterno. Il Genoa ha messo a segno due reti ma ne ha sprecate altrettante per fretta e per imprecisione. Marcature di Ghiglione, che al 35′ ha svegliato la partita cullata dalla macàia padana, e Pinamonti, tap-in al 52′ servito da Kouamé. Per la Reggiana in gol Adamo Haruna – classe 2000 dello Spezia – di testa da calcio d’angolo, problema atavico del Grifone.

Chi ha rubato la scena è stato Riccardo Saponara, un acquisto profondamente utile per velocizzare la manovra rossoblù. Con lui il centrocampo di Andreazzoli sarà a quattro e mezzo perché ricoprirà tre ruoli in settanta metri di campo, quelli delimitati dalle due aree di rigore. Trequartista in fase di possesso palla, mezz’ala e playmaker per imbastire l’azione: quando Radu ha la palla tra le braccia il punto di riferimento da cui ripartire è Saponara. L’ex Fiorentina ha impressionato non solo per la tecnica ma anche per la rapidità dell’inserirsi nello spogliatoio: sembra che giochi da mesi nel Grifo.

Saponara deve migliorare la condizione atletica, come tutta la squadra, ma sarà un titolare del Genoa. Per fargli posto è necessaria la cessione di una mezz’ala, come Hiljemark. Una nota di merito al carattere di Agudelo, giovanotto con il volto da duro: si è presentato con un intercetto e un assist a Pandev, che ha colpito il palo. La personalità c’è.

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