Genoa, c’è qualcos’altro oltre al ritmo alto?

Il Grifone deve avere il coraggio di percorrere un'altra strada attraverso una proposta più equilibrata e adatta alle caratteristiche tecniche della squadra

Piatek Genoa
Piatek (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Nessuna squadra al mondo, nemmeno il Real Madrid di Zidane tre volte campione d’Europa, vinceva le partite sotto ritmo. Nel calcio contemporaneo, condotto a velocità supersonica rispetto a una volta, la velocità di circolazione della palla e i tempi di gioco hanno raggiunto un’importanza vitale. Nel senso puro del termine, cioé di sopravvivenza. Il Genoa è da anni che non gioca più a ritmo alto, eppure ne è alla costante ricerca. Quando l’ha trovato, nel dopo Gasperini, è stato solo in episodi o in partite che emotivamente hanno tirato fuori qualcosa di più dai calciatori.

Il pensiero va al primo anno di Juric, Genoa-Juventus 3-1 del novembre 2016. La tripletta di Simeone rese memorabile quel pomeriggio, meno il cammino successivo. In undici gare il Grifone raccolse tre punti, frutto di altrettanti pareggi contro avversari modesti: la vittoria ritornò alle idi di marzo, contro l’Empoli. La fatica di Sisifo, giocare a cento all’ora per battere i più forti per poi avere le ruote sgonfie per quattro mesi. Dal punto di vista del gioco il Genoa deve avere il coraggio di percorrere un’altra strada attraverso una proposta più equilibrata e adatta alle caratteristiche tecniche della squadra.

C’è riuscito Gattuso, che dal tridente è passato a un 4-4-2 che esalta le caratteristiche di due prime punte e la spinta dei tornanti. Ci può riuscire anche Juric tenuto conto che la rosa rossoblù è globalmente più strutturata rispetto a un anno fa. Il tecnico di Spalato, stasera, si aspetta una risposta da coloro che saranno chiamati a dare un turno di riposo a chi gioca di più. Li guarderà negli occhi, poco dopo aver comunicato la formazione allo spogliatoio: gli chiederà pressing e sacrificio su ogni pallone e in ogni momento della partita. Anche oggi il Grifone cercherà di fare la sorpresa giocando a ritmo alto. Con buona pace di chi vorrebbe un calcio diverso.

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