Genoa più forte dell’arbitro e del Var, vince a Cosenza: può arrivare un futuro luminoso

Dopo il successo in Calabria, c’è la possibilità di superare il turno in Coppa Italia contro la Spal, poi conquistare Terni e battere in casa il Brescia

Sirianni Preziosi
Vittorio Sirianni

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Non sono servite le incredibili “performances” dell’arbitro Baroni e del Var Fourneau per abbattere il Genoa. Si è davvero sulla buona strada. E Blessin che, alcuni cercano di contestare, aveva previsto tutto ciò che si è verificato a Cosenza.

Il tecnico aveva spiegato ai suoi che la squadra aveva bisogno di un altro tipo di partenza sprint, come avvenuto contro la Spal, e la partenza quasi sprint è puntualmente avvenuta, aveva spiegato che gli avversari sarebbero stati “bassi” e quindi i rossoblù avrebbero dovuto giocare “alti” e ciò è accaduto.

Tutto, dunque, come il mister voleva. E anche i cambi sono stati perfetti, anche se Yeboah non ha convinto molto. Ma Blessin aveva promesso alla vigilia: «Non ho mai preclusioni sul modulo». Meno male: così il Genoa ha tranquillamente giocato non offrendo agli avversari troppa “densità”, mutando nel corso della gara sia a livello difensivo che offensivo.

Tantoché, rimanere in 10 uomini per circa trequarti di gara, non ha inciso sul rendimento e sulla tenuta dei Grifoni, giocando con una determinazione e una gran tranquillità sino all’ultimo minuto che ha dimostrato quanto questa formazione abbia raggiunto una consapevolezza della sua forza.

Importante che Blessin abbia capito che se una formazione funziona bisogna mantenerla e migliorarla. Si ha infatti la sensazione che il tecnico abbia visto quella che può considerarsi la formazione tipo, almeno per otto-nove elementi. Con la possibilità di cambiare, non a vanvera come le prime volte, ma con acume solo nei momenti di emergenza, visto che davvero oggi il livello tecnico di tutta la panchina può considerarsi uguale per tutti.

Ci sono ormai punti di riferimento molto significativi che Blessin ha individuato: da Strootman che, oltre ad essere un martello sugli avversari, è anche un impetuoso suggeritore per i compagni, incitandoli al meglio. E i suoi rispondono con forza e coraggio fino alla fine e questo è un altro merito della squadra, resistere e anzi continuare a giocare e a proporre fino all’ultimo secondo oltre il novantesimo.

E poi c’è anche Coda, che alcuni ancora insistono a contestare: è un giocatore assolutamente indispensabile, là davanti, gioca moltissimi palloni e sempre è pronto al suggerimento per i compagni (vedi palla a Strootman nel gol impetuoso dell’olandese).

Ancora una volta i 696 tifosi rossoblù hanno felicemente percorso una bellissima trasferta al Sud. Ora il Grifone torna a casa, dove affronterà martedì in Coppa Italia la Spal: passare il turno confermerebbe l’ottimo stato di salute della squadra. Poi scenderà per il campionato di serie B al Centro Italia, poiché sabato sarà a Terni: conquistato il Sud, se non ci si adagia sugli allori, si potrebbe conquistare proprio il Centro, per poi ricevere il Brescia per la supremazia nel Nord. Un sogno? Chissà.

Vittorio Sirianni

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