Genoa, nave in gran tempesta: cosa faranno i 777 Partners e Spors?

Il futuro di Shevchenko è tutto da capire: risolta la questione del tecnico, si attendono alcuni colpi di mercato per poter sperare nella salvezza

Sirianni Preziosi
Vittorio Sirianni

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Per chi conosce l’ambiente rossoblù, non era troppo imprevedibile quello che sarebbe successo al Genoa in questo periodo, dopo un girone d’andata pessimo e un inizio peggiore.

Ciò vuol dire che chi vive bene la storia del Genoa, sapeva che poteva serenamente accadere quello che sta succedendo. Mentre gli amici americani, forse troppo trionfalisti, non pensavano di capitare in quella trappola sportiva che è il calcio e in particolare quello rossoblù.

L’esempio lampante è credere che un eccellente giocatore, un eccellente uomo come Shevchenko, senza alcuna esperienza di panchina, avrebbe potuto prendere in mano una squadra già “sciagurata” per i risultati ottenuti e portarla in breve fuori dalla tempesta.

Ora naturalmente gli americani, che sembra siano persone molto affidabili, stanno già cercando di provvedere («per quanto è possibile») ai guasti attuali. E già Zangrillo ha detto: «Siamo pronti a tutto» facendo capire che anche per loro la retrocessione potrebbe essere un’eventualità.

In verità le reazioni dei 777 Partners sembrano molto razionali, non molto drammatiche, mettendoci la loro faccia e cercando di calmare la tifoseria.

Mentre scriviamo non sappiamo la sorte di Sheva che, povera anima, una sfortuna simile non de l’aspettava: sia calcistica (tre punti in nove partite) sia fisica con il maledetto Covid.

E anche questi americani hanno forse esagerato nel loro ottimismo. Basta ascoltare una frase detta da Zangrillo: «Quando qualcosa non va in reparto non facciamo fuori il primario», come a dire che se la barca rossoblù sta affondando non il timoniere (cioè Sheva) che è da gettare in mare.

Detto ciò, ci si chiede ora che farà Spors e che faranno soprattutto i 777 Partners, i quali va detto che hanno sganciato circa 20 milioni per il rafforzamento. Soldi già spesi per altri per i tre nuovi acqusti (Hefti, Ostegard, Yeboah). E onestamente non sembrano “grandi nomi”, tali da offrire quel “valore aggiunto” cioè qualità, ad una formazione che di qualità ha poco o niente.

Comunque, se dovessero tornare Malan oppure Ballardini (o chissà chi, se Spors ha in mente qualche nome internazionale) il problema sarà ricomporre una squadra, dare ad essa una identità e sperare che anche le dirette avversarie battano qualche colpo in negativo. “Mors tua, vita mea” come si dice.

Speriamo davvero che questi americani (che, onestamente non pare abbiano perso la testa) ora pensino più al Genoa che ai loro investimenti nella nostra città. Si ricordino i 777 Partners che il tifoso rossoblù ama intensamente i suoi colori e quando capisce che qualcuno vuol disattendere certe promesse, allora il grande cuore lascia il posto alla grande rabbia: bisogna dunque essere molto previdenti. Ma su questo sembra che gli americani abbiano capito…

Vittorio Sirianni

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