Genoa, il miglior tempo di gioco della gestione Ballardini

Il tecnico ha salvato il punteggio attraverso le sostituzioni tempestive del secondo tempo. Centrocampo a cinque, poi difesa a cinque. E chi stana il Grifone arroccato in questo modo?

Kouame Criscito Genoa
Kouamé e Criscito (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Che sia stato il miglior tempo di gioco del Genoa di Ballardini ci sono pochi dubbi. Che sia stato un caso, invece, ce ne sono molti di più. Questa squadra ha tutto per fare bene. In primis, il mercato estivo ha risolto il principale problema dell’anno scorso: fare gol. Gli attaccanti faranno dormire serenamente il tecnico di Ravenna. Poi il nuovo Genoa ha personalità e duttilità in ogni reparto. Ingredienti che se gestiti con cura porteranno a un buon prodotto. Ciononostante a Ballardini non mancherà il lavoro durante le settimane al Pio-Signorini, lavoro soprattutto tattico.

Contro l’Empoli l’allenatore rossoblù ha richiamato svariate volte le posizioni degli uomini, correggendole dall’area tecnica. Romulo scappava troppo in avanti a prendere il portatore di palla avversario, forse spinto dall’entusiasmo del punteggio; senza palla Lazovic doveva scivolare sulla mezz’ala, in pratica accanto al brasiliano, per chiudere il centro del campo; Hiljemark è mancato in qualche diagonale e corsa all’indietro, difatti si è beccato il celebre “pugno alto” del mister. Erano alcuni piccoli tarli tattici che con il passare dei minuti – e con l’eventuale mancato accorgimento dell’allenatore – avrebbero eroso le difese rossoblù.

Ballardini ha salvato il Genoa attraverso le sostituzioni tempestive del secondo tempo. Centrocampo a cinque, poi difesa a cinque. E chi stana il Grifone arroccato in questo modo? Andreazzoli, bontà sua, ci ha provato alzando i terzini e tutta la catena di destra (Di Lorenzo-Aquah). Il baricentro si è spostato di dieci metri in favore dell’Empoli, decisamente troppi calcolando che le partite si risolvono in una quarantina di metri. É qui che Ballardini deve intervenire: il Genoa non può retrocedere più di tanto, nemmeno alla prima di campionato. Che serva da lezione in trasferta, laddove dovrà uscire maggiore personalità, e contro avversari costrutti. Per il resto è stato il miglior tempo di gioco della gestione di Ballardini.

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