Genoa, le pagelle dell’anno: brillano Gudmundsson, Strootman e Martinez

Mister Gilardino ha liberato i cavalli vapore della squadra con umiltà e credibilità

Gudmundsson Strootman
Gudmundsson e Strootman (Foto Genoa cfc Tanopress)

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Ultimo giorno di scuola. Suona la campanella. Promossi gli studenti migliori, altri bocciati o rimandati a settembre. Il Genoa è tra i primi, quanto basta per festeggiare una meritata promozione in Serie A. Di seguito le pagelle di Pianetagenoa1893.net suddivise per reparto relative all’intero anno calcistico rossoblù.

Genoa 8 – Sarà ricordata come la cavalcata scolpita sulle parole Only one year ma anche di quel “Guasto d’Amore” di Bresh, brano del momento che prende i genoani più di quanto possa fare il folle basso di Keith Richards in “Satisfaction”. Una transizione in Serie B che doveva essere la più breve e indolore possibile: così è stato benché, secondo buona tradizione genoana, non siano mancati i momenti di scoraggiamento. A tal fine, è d’uopo fare mente locale alle sensazioni sospese nell’aria rossoblù respirate a fine novembre. Non c’era affatto ottimismo, bensì irrequietudine e timore verso le palesi fragilità mentali del Genoa che ormai sono un ricordo lontano. Ha vinto la squadra e la forza di un gruppo che si è consolidato nel tempo attorno a precisi leader dello spogliatoio.

Genoa
La squadra festeggia la promozione sotto la Gradinata Nord (foto di Genoa CFC Tanopress)

 

Portieri 8 – Con Martinez e Semper, il Genoa è nelle mani di due n. 1 che differiscono per carattere e caratteristiche: il croato è esplosivo, il valenciano più abile nella copertura dello specchio e nella costruzione dal basso. Per mister Gilardino non c’è mai stato ballottaggio, neppure in Coppa Italia e nelle ultime partite a promozione acquisita: fiducia incondizionata riposta in Martinez che ha ripagato con parate memorabili come, ad esempio, quella su Salcedo a Bari, su Crnigoj contro il Venezia o su Canotto al Ferraris contro la Reggina. Tre interventi che hanno preservato altrettante vittorie. Delle otto presenze di Semper, cinque sono capitate nel peggior momento stagionale del Genoa: ciononostante, il portiere è figurato per ben quattro volte come migliore in campo.

Martinez Genoa
Josep Martinez (foto di Genoa CFC Tanopress)

 

Difesa 9 – Il vero punto di forza del Genoa. I tifosi ricordano a memoria le formazioni della propria gioventù o quelle più forti. Banivogliaccodragusin, da leggere tutto d’un fiato, è un trio che in 854′ giocati assieme con mister Gilardino ha subito soltanto 2 gol, uno da Dybala in Coppa Italia e l’altro da Marsura dell’Ascoli: spremendo le statistiche emerge che con tale terzetto in campo, il Grifone ha concluso tredici volte su quindici con la porta involata. Una cena pagata da Martinez e Semper è assicurata. Oltre alla capacità di reparto, una nota a parte va spesa per l’agonismo di fattura genoana profuso da Stefano Sabelli (voto 8) nelle tre – almeno – posizioni di campo occupate nel corso della stagione. Mai una parola fuori posto, abnegazione e profondo senso della responsabilità fino a guadagnarsi il rispetto dei tifosi rossoblù che storicamente ammirano anche quei calciatori che danno tutto in campo. E che finale per Criscito!

Dragusin Bani Vogliacco Ilsanker Genoa
Dragusin, Bani, Vogliacco e Ilsanker (foto di Genoa CFC Tanopress)

 

Centrocampo 7 – Gli undici gol messi a segno dai mediani hanno portato in dote 16 punti. Bottino non così strabiliante del reparto che, per antonomasia, marca la differenza di ogni squadra. Il goleador è Jagiello (stagione da 7, peccato che non abbia mai completato una partita) mentre le anime sono state i senatori rossoblù Badelj (7) e Strootman (8) i quali, una volta superati alcuni problemi fisici, non sono più usciti dal campo. Senza un calciatore con le caratteristiche da playmaker puro, Gilardino ha sfruttato la qualità di Gudmundsson che ha legato il gioco agendo tra le linee. I troppi infortuni muscolari non hanno fatto vedere il vero Ilsanker (voto 5), capace di giocare sia da centrale di centrocampo che di difesa, mentre Stefano Sturaro (6) ha dato ciò che poteva soprattutto nei mesi di febbraio e marzo.

Serie B Badelj Strootman Genoa
Badelj e Strootman (foto di Genoa CFC Tanopress)

 

Attacco 8 – Massimo Coda e Albert Gudmundsson formano una coppia da 24 gol stagionali nelle due competizioni. Calciatori di classe, ma in modo differente, formano una coppia che assembla esperienza a tocco di palla, potenza a visione di gioco, precisione al tiro e dribbling. L’intuizione di affiancarli è di Gilardino, of course, perché da ex attaccante ha capito che ciò che mancava a Coda (7) era Gudmundsson (9), e viceversa. Tra i due l’intesa è buona – due assist reciproci – benché migliorabile. L’islandese, classe ’97 nel pieno della maturità calcistica, è atteso al grande salto in Serie A con la maglia del Genoa; nella medesima categoria, Coda può rivelarsi un elemento fondamentale anche per liberarsi dell’ingombrante e limitativa etichetta di bomber specialista in Serie B. Deludente l’anno ombroso di Aramu (5) che in B è stato chiamato per fare la differenza, di buone speranze l’innesto di Eddie Salcedo (6) mentre Puscas ha convinto solo quando è subentrato (6).

Coda Gudmundsson Genoa
Coda e Gudmundsson (foto di Genoa CFC Tanopress)

 

Allenatori 7 – Il volto della panchina è stato lo specchio della stagione del Genoa e, più in generale, il riflesso più evidente degli sbalzi d’umore tipici del dna rossoblù: dall’esaltazione alla depressione, dai «dilettanti» che perdono contro il Perugia ai leoni del San Nicola che battono il Bari e lì decidono la volata promozione. Mutazione completata in meno di un mese. Il voto finale è zavorrato dal 4 a Blessin (gestione sorda e presuntuosa di un’autentica corazzata con nelle vene un prospetto di 82/84 punti), al suo posto mister Alberto Gilardino è parso un salvatore che con umiltà, credibilità e un pizzico di fortuna – ricercata persino da Napoleone – ha liberato i cavalli vapore della squadra.

Gilardino Genoa
Mister Alberto Gilardino e la folla rossoblù a De Ferrari (foto di Genoa CFC Tanopress)
Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.