Come in trasferta, così al Ferraris. I genoani non lasciano solo il Genoa nel momento del bisogno: invadono Venezia con una flotta di quasi mille tifosi, gremiscono Marassi contro la Salernitana e contro l’Inter danno spettacolo oltre il triplice fischio. E la squadra è mestamente penultima in Serie A.
I tifosi del Genoa hanno occupato lo stadio fino a mezzanotte inoltrata cantando fino a perdere la voce per chi ha fermato i campioni d’Italia con una prestazione fiera, da Grifo, che in pochi avrebbero immaginato. Blessin ha esultato sotto la Nord arringando la folla come sono soliti in Germania: olé con le braccia a ritmare i boati della Nord e un triplo gesto di vittoria in stile Klopp. Manca solo che il tecnico brandisca un megafono, in stile Thomas Müller, per diventare il nuovo capocordata genoano. «Ieri sera i tifosi hanno creato un’atmosfera magica allo stadio. Grazie» ha scritto il tecnico tedesco su Instagram. Persino il presidente Zangrillo e Andres Blazquez hanno fatto capolino sul prato per congratularsi con il pubblico che proprio non voleva rincasare. C’è tutto il dna rossoblù che emerge prepotente nel periodo più difficile, nell’annata più difficile, tra transizione e rivoluzione societaria.
E così dalla Nord riunita e di nuovo coesta attorno alla squadra per tentare un miracolo sportivo dal pronostico non ancora chiuso, come in molti invece credono, sale un nuovo coro sulle note di “Gente di mare” il cui testo è il seguente:
Gente di mare
che se ne va
dove gli pare, a caricar
noi condottieri di questa città
per sempre fieri dei nostri colori
del Grifone siamo gli Ultrà
Lo hanno cantato tutti, sventolando bandiere e facendo capire ai giovani ultimi arrivati di quali assurde testimonianze d’amore sia capace il Popolo genoano. Questo è il Genoa. Comunque e Ovunque, gente di mare.
Il video è tratto dalle storie dal nostro lettore genoano Leonardo Polverino, di seguito il tweet del Genoa.
