Genoa ko per la dodicesima volta: che errore di Perin

La nuova lettura del ruolo costringe ormai il portiere a giocare la palla come se fosse un libero

Nicola Pandev Genoa
Mister Nicola e Pandev (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Non sono queste le sfide salvezza da vincere a tutti i costi ma sono queste le partite dove al termine della battaglia la squadra meno tecnica deve rivendicare il proprio status di lottatrice. Il Genoa ha dato una risposta parziale, visibile solo nella prima metà della ripresa, cioé nel momento di maggiore sforzo collettivo per raggiungere il 2-2. Venti minuti di vero Grifo, come vuole mister Nicola, primo su ogni pallone e solido nella fase difensiva fino a sfiorare due volte il pareggio: prima con il colpo di testa di Goldaniga (strepitoso intervento in controtempo di Pau Lopez) e poi con la spaccata di Sanabria, giunto con un piccolo ma decisivo ritardo sul pallone scoccato da Barreca.

Il Genoa dava buone sensazioni, almeno fino a quando Perin – complessivamente in giornata no come gran parte della squadra – scivolava nell’errore tipico della nuova lettura del ruolo del portiere, costretto ormai a giocare la palla con i piedi come se fosse un libero e derogare al rinvio. Il 3-1 di Dzeko è stata una mazzata sul morale del Grifone e ha chiuso la partita con un quarto d’ora d’anticipo. Lo sarebbe stato anche l’autogol di Biraschi se dieci secondi prima dell’intervallo quella vecchia volpe di Pandev non avesse approfittato della dormita plurima della difesa di Paulo Fonseca.

I rossoblù hanno deluso – soprattutto nell’approccio alla prima frazione di gioco – perché non hanno sopperito il deficit tecnico con un adeguato furore agonistico, imprescindibile in questi momenti. Inoltre il Genoa continua imperterrito a essere la peggiore difesa del campionato (con 41 gol subiti), titolo poco ambito che demolisce il valore dei gol realizzati dalla squadra di Nicola. Occorre più attenzione nelle due aree di gioco. La prossima partita sarà a Firenze contro una Fiorentina che sta dando forti segnali di ripresa: inutile guardare più in là nel calendario.

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