Genoa e l’incubo della Coppa Italia: non sono ammesse brutte figure

Dall'Alessandria fino ai rigori con la Virtus Entella che costarono caro a Juric, quante delusioni

Criscito Genoa
Domenico Criscito (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Sarebbe stato bello sentire dalla viva voce di Thiago Motta le impressioni sulla gara di Coppa Italia che mette in palio l’accesso agli ottavi di finale. Il Genoa rinuncia a ben undici calciatori tra infortuni e scelte del tecnico paulista che rimpolpa la distinta dei convocati con tre calciatori provenienti dalla formazione Primavera. Sono l’azzurrino Nicolò Rovella (fisico gracile ma tempi di gioco da metodista), l’attaccante lituano Klimavicius autore di quattro gol in otto partite con Chiappino e la mezz’ala francese Steeve Mike Eboa (quattro assist) proveniente dal Bordeaux. Discorso a parte per Denilho Cleonise che Motta tiene in grande considerazione avendolo lanciato in Serie A ancora minorenne.

Il Genoa dovrà dimostrare maturità contro un avversario tutt’altro che sprovveduto. L’Ascoli sta affrontando il campionato di Serie B con una proposta di gioco convincente inculcata da Paolo Zanetti, mister “110 e lode”, l’unico – assieme all’ex Stellini – a conseguire con il massimo dei voti la licenza da allenatore Uefa Pro presso l’università del calcio a Coverciano. «Farò ampio turn over senza sminuire il valore della Coppa Italia, però la partita con la Salernitana è stata dispendiosa e sabato giocheremo contro l’Empoli» ha ammesso Zanetti. Curioso l’incrocio in campo tra Pinamonti e Scamacca che al Mondiale Under 20 di giugno componevano l’attacco dell’Italia di Nicolato.

Il Grifone non avrà bisogno solo della prova di maturità dei più giovani ma anche della saggezza dei senatori i quali devono indurre il resto della squadra a non sottovalutare la compagine marchigiana. Nel recente passato la Coppa Italia ha riservato delusioni cocenti a dicembre, dal ko con l’Alessandria fino ai rigori con la Virtus Entella: Gasperini finì a un passo dall’esonero, Juric ci cadde per la terza volta. Thiago Motta crede nella cabala oppure reputa che i cicli nefasti siano terminati? Sarebbe stato bello sentirlo dalla sua viva voce.

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