Genoa, il duo tedesco Blessin-Spors per l’obiettivo salvezza

Il tecnico ha accettato «in sole ventiquattro ore» un incarico-prova di coraggio

Blessin Genoa
Blessin impartisce le disposizioni ai rossoblù (foto Genoa cfc Tanopress)

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Punto e a capo. Adesso è Spors, e solo Spors, ad attuare le linee guida del Genoa le quali devono puntare esclusivamente al sodo, senza più inauditi voli tra le nuvole che peraltro non appartengono al pragmatismo dei genovesi. Come accade con strabiliante regolarità da sei anni, la salvezza è un obiettivo tanto difficile da raggiungere quanto stimolante per un allenatore come Alexander Blessin, niente doppia e accento sull’ultima vocale, che ieri si è presentato alla squadra penultima in classifica, e reduce da un inglorioso 6-0, con impeto emozionale tracimante persin dalla staticità degli scatti del fotografo Tano Pecoraro. Il duo Spors-Blessin, proveniente dal land del Baden-Württemerg, vuole dare coraggio a una squadra atterrita che si sente in B, e per logica conseguenza pensa e gioca peggio di una neopromossa, a tal punto che ha stappato bottiglie di spumante per non averle prese da taluni avversari piuttosto che non avergliele risparmiate.

Il Genoa deve colmare un ritardo di tre mesi, inutile guardare troppo indietro a errori così marchiani che neppure i dilettanti commettono. Che topica scegliere prima Shevchenko del general manager del Vitesse, che ingenuità aver inseguito il prestigio e l’internazionalità del cognome in luogo della gavetta (tra giovanili e professionisti Blessin allena da dieci anni): chiamare ad allenare un ex grande campione, benché neofita del mestiere, può portare al rischio che una volta peggiorata la situazione generale esso badi più alla tutela dell’integrità del buon nome che alla pronta uscita dalla burrasca della squadra. Il calcio è anche minimizzare le perdite e probabilmente Shevchenko, a differenza del predecessore Ballardini, c’è riuscito. Spors ha avuto il primo colpo di fortuna con il rifiuto di Labbadia, pezzo d’antiquariato che se non fosse stato per l’appiglio dello spareggio non avrebbe evitato la retrocessione di colossi germanici come Amburgo e Wolfsburg.

Dunque sorrida il general manager Spors, ammesso che pure lui ne abbia voglia, perché in mister Blessin ha trovato un uomo e un professionista pronto ad accettare «in sole ventiquattro ore» un incarico-prova di coraggio che altri colleghi, con più curriculum, hanno declinato o sottoposto a condizioni inesaudibili nel corso del mese di gennaio. Complice il ripensamento di Labbadia avvenuto dopo aver preso visione della mattanza del Franchi, la società genoana ha perso due se non tre giorni di mercato: è vita dilapidata per un club costretto a inserire rinforzi in ogni reparto con particolare solerzia. Almeno tre di costoro arriveranno a Genova entro i prossimi dieci giorni, debuttando dopo la sosta, come anche altri giocatori già presenti in organico saluteranno il Genoa non prima, però, del debutto di Blessin contro l’Udinese in una partita delicata che deciderà gran parte delle sorti della volata salvezza. Punto e a capo.

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