Genoa e Reggina: quante storie in comune!

Grandi protagonisti come Borriello e De Rosa, semplici comprimari come Zeytulaev e Lanzaro. Tra portieri affidabili, difensori navigati, bomber di razza ed allenatori esperti ecco cosa hanno condiviso Genoa e Reggina


Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

L’amicizia prima di tutto, ma anche il senso degli affari di due società che si sono sempre trovate molto bene a lavorare assieme. Sono tantissimi, nell’ultimo decennio o poco più, i giocatori che hanno vestito la maglia di Genoa e Reggina. Per molti di questi, il passaggio da un club all’altro è avvenuto direttamente, in altre circostanze, invece, le avventure in maglia rossoblu ed amaranto sono state intervallate da esperienze altrove. I rapporti si sono via via intensificati anche grazie all’ottimo rapporto tra i due presidenti: Enrico Preziosi e Lillo Foti.

La nostra analisi inizia dal campionato 1995/96, quando a difendere i pali calabresi c’era un “certo” Alessio Scarpi. Nel 1997/98 sullo Stretto, si mettono in mostra tre vecchie conoscenze dei tifosi genoani: Alessio Pirri, eterna promessa mai maturata, Davide Micillo, portiere affidabile anche se privo degli spunti del campione, e Giovanni Morabito, apparso in costante ascesa fino all’approdo nel capoluogo ligure.

L’anno successivo la Reggina ingaggia Andrea Sussi, uomo di fascia che ha alternato buone stagioni a periodi molto opachi. Contemporaneamente arriva anche Paulo Pereira che nel Genoa, in coppia con Giampietro, aveva formato una delle coppie difensive più affiatate della cadetteria.

Il millennio, in casa Reggina, si conclude con l’acquisto di Mohammed Kallon ed Ezio Brevi, e con la partenza, dopo nove anni di militanza, di Simone Giacchetta, che poi ritornerà in amaranto nel 2003/2004.

Per alcuni il Genoa è già una pagina del passato, per altri un’aspirazione del futuro. Francesco Baldini ed Ivan Franceschini maturano proprio in Calabria, ponendo le basi per una carriera più che onesta. Chi entra nel cuore dei sostenitori reggini per non uscirvi più è l’eclettico Francesco Cozza, tuttora un punto di forza dell’undici di Orlandi.

Crescono a vista d’occhio anche gli esterni Giandomenico Mesto e Francesco Modesto, mentre si segnala, dopo alcune stagioni in chiaroscuro, il portiere Andrea Campagnolo.

Nel capitolo “meteore”, per quanto riguarda l’ambiente rossoblu, si possono inserire Leonel Rios, Ilyas Zeytulaev, Maurizio Lanzaro, Salvatore Soviero e Filippo Carobbio. Ben più concreti i contributi di Andrea Sottil, Julio Cesar Leon, Roberto Stellone e, soprattutto, di Marco Borriello e Gaetano De Rosa.

E’ durata poco l’esperienza al Genoa di Alessandro Lucarelli mentre fanno parte dell’organico attuale della Reggina il difensore Santos e la grande promessa Di Gennaro.

Merita di essere citato anche Fabiano che, pur avendo ormai raggiunto l’accordo per il trasferimento alla Reggina, virò all’ultimo momento sul Celta Vigo.

Tre gli allenatori della storia recente che possono vantare presenze su entrambe le panchine: Bruno Bolchi, Gigi De Canio e Bepi Pillon.

Claudio Baffico

 

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.