Genoa, dov’è la società alla vigilia del match salvezza col Lecce?

Cinque domande riguardanti l'organizzazione societaria, a cominciare dal presidente Preziosi

Franco Ricciardi

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Ci siamo. Eccoci a Genoa-Lecce. La partita più sentita, la gara che far star male di rabbia la tifoseria del Vecchio Balordo.

E dire che i sostenitori genoani ne hanno viste (e spesso vinte) di giornate tragiche negli ultimi cinquanta anni. Ma questa volta è diverso. La sensazione di impotenza verso una società “fantasma” è troppo forte. Molti ingiustamente se la prendono in queste ultime ore con Davide Nicola, un uomo serio, preparato, che è stato lasciato completamente da solo.

Ci chiediamo, prendendo spunto da alcuni appunti di un vecchio tifoso sui Social.

1) Dove è finito il DS Marroccu, sparito nel nulla dallo scorso febbraio?

2) L’A.D. Zarbano, persona corretta e di stile, non pensa che sarebbe meglio si facesse vedere spesso, o almeno ogni tanto, accanto all’allenatore? Ogni volta che viene intercettato da un giornalista è sempre educato, ma sfuggente. 

3) Diversi giocatori sono spariti nel nulla, senza comunicazioni: ci riferiamo a Pajac, tanto criticato dal pubblico, ma uno dei pochi che bene o male sulla fascia correva?

4) La Comunicazione della società è inesistente. c’è un nuovo responsabile, sempre da febbraio o giù di li, ma nessuno lo ha mai visto in azione. La comunicazione in una società organizzata e moderna tra l’altro serve e tanto a fare chiarezza, una chiarezza che è totalmente insistente. Risposte?

5) Il Presidente. E’ chiaro che per lui Genova è diventata invivibile. Troppe volte ha promesso e non mantenuto. Non riesce a programmare nulla, lo dimostrano i 9 allenatori assunti e licenziati in 36 mesi, la girandola di direttori sportivi che vanno e vengono e non si capisce quale sia il loro ruolo, oltre che i tanti calciatori passati da Pegli.

Ecco, purtroppo questo è il Genoa società attuale.

Incredibilmente i tifosi – spesso poco teneri e qualche volta anche troppo istintivi – rimpiangono, e ne abbiamo testimonianza gli ultimi 50 anni ed i presidenti che si sono susseguiti. Ricordiamo i “BERRINO VATTENE” (anni 60), “FOSSATI VATTENE” (anni 70/80), “SPINELLI VATTENE”(anni 90), ed ancora “DALLA COSTA VATTENE”, “SCERNI VATTENE”, sino all’attuale presidente.

Anche stavolta la faccenda è molto grave: ne va della ormai insostenibile sofferenza dei tifosi e della permanenza nel calcio che conta.

Franco Ricciardi

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