Genoa dimentica Verona: servono forze fresche e risultati

Il Grifone deve mettersi il paraocchi e tornare a giocare con lo stesso spirito visto tra Sassuolo e Torino

Sanabria Nicola Genoa
Sanabria ascolta Nicola (foto di Genoa CFC Tanopress)

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L’inquietante ripresa del Genoa a Verona raggruppa il campionario completo degli errori da evitare se una squadra vuole raggiungere la salvezza. In primo luogo, la mancanza di autoconservazione: il Grifone sblocca il risultato in contropiede, l’arma dei più furbi, e incanala sul proprio binario una partita fino a quel momento caratterizzata dalle parate talentuose di Perin, due volte decisivo su Lazovic e Pessina. L’errore grave di Romero – un difensore deve sempre ragionare in anticipo e non lasciarsi trasportare dall’intuitività – e del resto della difesa sono il sintomo della deconcentrazione e il preludio alla sconfitta, l’undecima stagionale. Un grande rammarico aver dilapidato con leggerezza un gol di vantaggio.

Lo stato di salute del Genoa preoccupa ogni addetto ai lavori perché le gambe sono vuote e la testa inizia a riempirsi di cattivi pensieri. Nicola, finora più psicologo che tecnico, deve insistere sulla strada della fortificazione caratteriale di uno spogliatoio coeso ma fragile a livello emotivo. E il mister ha tanto bisogno di forze fresche, come ha avuto modo di chiarire nella pancia del Benteogodi, e di risultati per migliorare la classifica e ricostruire una forte empatia con il pubblico del Ferraris. Il Genoa è costretto ad aumentare il rendimento casalingo nel girone di ritorno migliorando il rapporto tra le reti concesse e quelle realizzate (oggi di due a uno).

Sarà una scalata irta, da compiere a piedi nudi, ma il Genoa non sarà solo. E diverse squadre che a gennaio si sentono assolte con formula piena dalla lotta salvezza a maggio possono esserne pienamente coinvolte. Nel mentre il Grifone deve mettersi il paraocchi e guardare solo avanti, isolarsi dalla negatività che legittimamente pervade buona parte del tifo e tornare a giocare con lo stesso spirito da battaglia visto contro il Sassuolo e il Torino. E dimenticare in fretta la ripresa inquietante di Verona.

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