La prima scelta di Preziosi dopo la salvezza è stata la riconferma di Giorgio Perinetti in qualità di direttore generale del Genoa. La seconda mossa del patron rossoblù riguarderà l’allenatore, prima ancora del mercato (in entrata come in uscita). Va chiarita e risolta la posizione di Cesare Prandelli. Il contratto del tecnico scadrà tra un anno ma la decisione sul suo futuro deve essere presa il prima possibile. Percepisce quasi un milione di euro netto come salario, l’allenatore del Grifone, diviso tra la voglia di onorare fino in fondo il vincolo contrattuale e salutare il club dopo appena sei mesi di lavoro.
L’incontro preliminare con Perinetti e Zarbano, un uomo dell’area tecnica e un uomo dell’area contabile, ha fatto luce sulle reciproche posizioni. L’ultima parola, come sempre, spetterà a Preziosi. Ieri le parti si sono riviste in un hotel di Milano ma l’incontro è stato meramente interlocutorio anziché decisorio. Prandelli, a oggi, è più lontano dalla permanenza in rossoblù e l’eventuale divorzio non lascerà musi lunghi. In caso d’addio gli scenari sono due: l’allenatore e Preziosi trovano un accordo sull’incentivo all’esodo, così Prandelli può allenare un altro club già da luglio, oppure procedere a un tacito esonero (sulla falsa riga di Allegri e la Juventus).
Giugno sarà altresì il mese nel quale scadranno i contratti di Juric e Ballardini. Due emolumenti in meno al costo del lavoro, sensibile voce di bilancio. Sarebbe un peccato aggravarla nuovamente con gli ingaggi netti di Prandelli e del futuro allenatore. Per questa ragione, e altre, la buonuscita è forse l’ipotesi meno tortuosa. Ci vorrà ancora un pò di tempo prima di pervenire alla decisione che, qualsiasi essa sia, sbloccherà del tutto gli ingranaggi del calciomercato. Tra i tifosi c’è impazienza sebbene giovi ricordare che la stagione del Genoa è terminata alle ore 23 del 26 maggio, appena dodici giorni fa.