Genoa, col Benevento una vittoria che dà morale: occorre una conferma a Venezia

Il Grifone, pur se con qualche sbavatura difensiva, ha convinto in Coppa Italia. Domenica è tempo di serie B: i rossoblù sono invitati a ripetersi

Sirianni Preziosi
Vittorio Sirianni

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E’ stato un bellissimo sogno vedere finalmente il Genoa vincere. Da quanto non succedeva! Molti si sono stropicciati gli occhi nel vedere finalmente una squadra che difendeva con ordine e andava all’attacco, finalmente con dei “veri” giocatori, che tiravano, prendevano traverse, impegnavano gli avversari e li contrastavano con decisione. Il Genoa era protagonista con il suo pressing, tutti correvano e sembrava davvero che i giocatori si conoscessero già molto bene.

Miracolo? Calma: c’è solo la consapevolezza che tutto sembra cambiato nel Grifone di questo nuovo corso. Il primo tempo è stato esemplare, persino i “funghi” del terreno di gioco del Ferraris sembravano scomparsi, tanto che i rossoblù avevano un buon possesso palla, ma soprattutto un gran “pressing” sotto l’area avversaria. Da tanto tempo non si vedevano così concentrati!

Forse questo Blessin sembra davvero un buon allenatore. Dovrebbe soltanto insegnare ai suoi (ma non sappiamo se è nelle sue idee) sulle palle inattive, vedi calci d’angolo, far marcare a uomo e non in una generica confusione. E si dovrebbe sapere anche che esistono calciatori avversari che, partono dalle loro retrovie e piombano in area colpendo inesorabilmente di testa. Si conoscono, basterebbe contrastarli a dovere. Uno di questi è quel Glik che tutti conoscono come autore di questi colpacci: ha messo in porta il pallone del 2-1.

Comunque al di là di ciò resta il fatto che questa squadra sembra essere sulla buona strada. Niente trionfalismi, per favore: arriverà ora il vero ostacolo che è il campionato. Già si sono viste, in questa Coppa Italia, alcune concorrenti che giocano in modo convincente: possono dunque essere autorevoli avversarie. E’ importante, ci sembra, che quest’anno finalmente anche il reparto d’attacco funzioni. Almeno visto che si Coda che Ekuban non vanno male. Certo qualcosina in più si potrebbe trovare, anche se in panchina ci sono giocatori che, come succede spesso, improvvisamente si mettono alla ribalta. In questo caso, Favilli e Charpentier, cessione di entrambi permettendo, potrebbero anche costituire una sorpresa.

Vorremmo avanzare una nostra riflessione (esclusivamente nostra): avremmo visto volentieri rientrare al Genoa quel Shomurodov che la Roma sta cercando di cedere ad ogni costo. Potrebbe essere la vera spalla di Coda. Ma è soltanto una riflessione personale: l’attaccante uzbeko sta cercando altre sistemazioni in serie A.

Ora bisogna iniziare a completare il telaio. Perché ad esempio, la difesa qualche flessione l’avuta, specie nell’occasione dei gol, qualche incertessa c’è stata.

Ma quel che conta, oggi, dopo la convincente prestazione rossoblù, è la consapevolezza di poter far bene, certi giocatori “suonati” lo scorso anno sembrano riabilitati. Certo un bel centrocampista “illuminante” andrebbe bene, così come un difensore di sinistra anche se Sabelli fluidificante non è andato proprio male.

Insomma, i presupposti per far bene ci sono, le vittorie danno anche una spinta psicologica e oggi l’ambiente è sereno e si dispone ad andare domenica a Venezia con grande spirito di comunanza con la squadra.

Le varie lingue si stanno unificando, anche Blessin comincia a parlare in italiano: lo stesso staff tecnico pur in quantità numerica industriale, sta lavorando bene.

Tutto è pronto, dunque, per la partenza del campionato di serie B. Basta fare attenzione ai “pit-stop”.

Vittorio Sirianni

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