Genoa-Cittadella: la protesta non violenta della Nord contro la repressione negli stadi

In un comunicato gli ultrà spiegano che resteranno 15 minuti in silenzio

Genoa Gradinata Nord
La Gradinata Nord (foto Genoa cfc Tanopress)

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La repressione nell’ultimo periodo ha avuto un’impennata consistente in tutta Italia arrivando a colpire anche la nostra tifoseria.

Noi che ne rappresentiamo la parte ultras non stiamo certo a piangerci addosso. Ci siamo sempre presi le nostre responsabilità, pagando per il nostro modo di vivere lo stadio con arresti, diffide e denunce.
Ma adesso, questo progetto di trasformare gli stadi in platee di teatro sta iniziando a colpire chiunque vada per viverlo con passione e colore.

Noi TIFOSI DEL GENOA siamo colpevoli di aver esultato al gol di Yeboah a Venezia, siamo colpevoli di aver superato una linea immaginaria tracciata da chi vuol trasformarci in pubblico pagante, muovendo i fili come fossimo burattini.

Vogliamo dare un segnale a questi “signori” e allo stesso momento dimostrare la nostra vicinanza a chi è stato colpito da questi assurdi e sproporzionati provvedimenti ( addirittura una ragazza di 18 anni) e per farlo c’è bisogno di TUTTI.

Abbiamo deciso di stare seduti e in silenzio per i primi 15 minuti di partita perché IL SILENZIO FA RUMORE, PERCHÉ IL SILENZIO VALE PIÙ DI MILLE PAROLE.

Ci teniamo inoltre a sottolineare che dopo questi 15 minuti torneremo a tifare e, seguendo la nostra linea, SOSTENERE LA SQUADRA come abbiamo fatto fino adesso, incessantemente per tornare dove meritiamo…
Ribadiamo altresì la nostra fiducia nei confronti della società.

NON POTETE FERMARE IL VENTO,CI FATE SOLO PERDERE TEMPO

Gradinata Nord

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