Genoa, che paradosso: rosa sterminata ma soli venti uomini ad Alessandria

Ballardini proverà gli ultimi arrivati Maksimovic, Fares, Caicedo e Touré

Genoa Maksimovic Vasquez Caicedo Touré
Maksimovic, Vasquez, Caicedo e Touré al Pio (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Il caotico mercato estivo del Genoa, che ha comportato il perfezionamento di oltre cinquanta operazioni per la sola prima squadra, lascia in eredità a Ballardini il difficile compito di estrapolare l’undici migliore da una rosa sterminata, composta addirittura da trentaquattro calciatori. Il consiglio del tecnico rossoblù – rosa minimale composta da giovani e senatori – è rimasto lettera vuota e il tempo, con il campionato già iniziato, non gioca dalla sua parte. Pertanto l’amichevole con l’Alessandria, in programma oggi pomeriggio allo stadio Moccagatta, riveste una funzione dirimente per schiarisi le idee, sebbene i convocati del Genoa siano appena venti. Radovanovic fuori rosa (al 31 agosto sembrava fatto il suo trasferimento al Benenvento), nelle Nazionali sono impegnati Buksa, Cambiaso, Galdames, Serpe, Sirigu, Rovella, Vanheusden, a riposo Semper, Ekuban ed Hernani, infortunati Bani, Cassata e Vasquez.

Il messicano era stato convocato dalla Tricolòr prima che il ct Gerardo Martino lo depennasse a causa di una lesione muscolare che il difensore si trascina dai Giochi Olimpici. Martino ha voluto agevolare il rapido inserimento di Vasquez nel Genoa senza, però, nascondere a TVC Deportes il rammarico per non aver potuto lavorare con l’ex Pumas. Tra i disponibili di mister Ballardini figurano i nuovi innesti Caicedo, Fares, Maksimovic e Touré, ufficializzati dopo il Napoli: contro i Grigi di Longo, neopromossi in Serie B dopo l’eternità di quarantasei anni e con una proprietà giovane ed entusiasta d’investire nel calcio, occhi puntati su questi quattro giocatori tanto esperti quanto fisici che dovrebbero figurare come titolari a Cagliari. Ciononostante il relativo processo d’integrazione nei meccanismi di squadra, sia di campo che di spogliatoio, non terminerà nel breve termine giacché va loro concesso un proporzionato periodo di assestamento il quale confligge con le assolute impellenze del calendario.

In Piemonte Ballardini stilerà una formazione pressoché forzata, cosa che invece non gli capiterà nella riunione tecnica che anticiperà la trasferta in Sardegna e negli impegni venturi. É verosimile immaginare che al Moccagatta giocheranno per larghi tratti di partita i quattro sparvieri atterrati di recente nel nido del Grifone: Maksimovic, perché deve trovare confidenza con la triade difensiva, da guidare con piglio e autorevolezza come ai tempi del Torino, Fares e Caicedo (e anche il reintegrato Destro), poiché hanno la necessità di affinare le intese con i compagni accumulando minuti, e infine Touré, ex capitano del Nantes chiamato all’avvincente seppur non impossibile impresa di far dimenticare l’apporto deciviso di Strootman nella scorsa metà stagione del Genoa che valse la salvezza. Le motivazioni non mancano a nessuno, il tempo, però, stringe e la mole di lavoro da evadere è enorme.

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