Genoa, cantiere aperto: Prandelli ricerca nuovi equilibri

Il mister ha massimizzato i benefici del cambio tattico dopo lo svantaggio: Kouamé più centrale, Bessa allargato

Sanabria Genoa
Sanabria in gol (foto di Genoa CFC Tanopress)

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I ribaltoni di mercato danneggiano gli equilibri di una squadra. Quantomeno nell’immediato. Sta accadendo al Genoa, per l’ennesima volta reinventato da Preziosi a stagione in corso. In meno di un mese sono cambiati quattordici volti nello spogliatoio rossoblù. Fuori sette, dentro sette: qualcuno fuori rosa è stato persino reintegrato d’emergenza. Normale che Prandelli chieda tempo per i primi giudizi, sebbene la stagione termini tra quattro e non dieci mesi. Genoa-Sassuolo ha rappresentato plasticamente questi concetti: i rossoblù profumavano di squadra nuova, gli emiliani hanno dato tutt’altra impressione. De Zerbi lavora sulla stessa struttura da luglio, normale che le intese fossero migliori.

Ciononostante, il Grifone non ha sfigurato. Anzi, ha meritato il pareggio nell’arco dei novanta minuti dopo una prima mezz’ora grigia, senza personalità. Insomma, il vero Genoa ha iniziato a giocare dopo il gol di Djuricic con carattere, senso di responsabilità e tecnica. Dovevano andare a punti i rossoblù, ieri, per dare continuità alla vittoria di Empoli. Ci sono riusciti con un grande sforzo di gruppo. Prandelli ha massimizzato i benefici del cambio tattico dopo lo svantaggio: Kouamé più centrale, Bessa allargato. Al di là della singola mossa, decisiva solo nel gioco degli scacchi, è il Genoa nella sua totalità ad aver reagito nel modo più consono.

I rossoblù hanno sporcato la partita con la loro fisicità e soffocato il fraseggio dei neroverdi. Radovanovic e Lerager, meglio il danese del serbo, sono due califfi del centrocampo che Prandelli faticherà a togliere. Con loro la manovra è più lenta del solito ma è un effetto collaterale ponderato e accettato dall’allenatore: la minore fluidità nelle verticalizzazioni è compensata da una maggiore densità nella zona nevralgica del gioco. Tanto i palloni lunghi li prende tutti Kouamé, una molla instancabile, e Sanabria mette la firma sul lavoro di squadra. Il Genoa sta costruendo nuovi equilibri. Del tutto normale dopo l’ennesimo ribaltone di mercato.

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