Genoa di bolina contro il Chievo Verona. Ballardini prepara le vele

La gara infrasettimanale con il Chievo Verona ricalca nei presupposti emotivi (e con tutte le probabilità anche tecnici) il match con il Bologna: due squadre bloccate dal timore di sbagliare

Ballardini Genoa
Mister Ballardini (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Nel linguaggio marinaresco si direbbe che il Genoa dovrebbe prendere la migliore bolina. Dopo la sconfitta con la Lazio, del tutto preventivabile ma sgradevole nella forma e nella sostanza, inizia a spirare il vento del mugugno contro Ballardini. Poco gioco e poca personalità, le principali imputazioni al tecnico di Ravenna. Il veliero del Grifone naviga in acque ancora tranquille, è opportuno ribadirlo: ma la direzione dell’aria che si sta alzando, per restare in tema, è contraria al cammino rossoblù. Ballardini, uomo di terra e non proprio uno skipper nato, deve preparare le vele.

Il Chievo deve stimolare, mica fare paura. Dopo tutto è il fanalino di coda del campionato, ancora in passivo dopo la penalizzazione irrogata dal Tribunale Federale. E la proposta di gioco dei clivensi è attraente tanto quanto la bellezza architettonica del Bentegodi. La gara infrasettimanale coi veneti ricalca nei presupposti emotivi (e con tutte le probabilità anche tecnici) Genoa-Bologna: due squadre bloccate dal timore di sbagliare. E allora la vincerà chi sfruttera al meglio la bolina, l’andamento bordeggiante utile a risalire il vento. Perché è possibile navigare anche controvento.

Criticare Ballardini è un esercizio facile in questo momento. Era più difficile prevederlo qualche settimana fa successivamente ad alcune avvisaglie sorte nelle partite al Ferraris: il riferimento è alle riprese con l’Empoli e il Bologna. Il Grifo non regge a lungo con il centrocampo a due, fatica contro chiunque. Però, se schieramento a tre deve essere, che sia costruito con gli uomini giusti: Bessa metodista a Roma, a tratti, ha fatto tenerezza per l’innocenza nell’interpretazione delle due fasi. Solo il campo, mercoledì notte, dirà se il presunto turn over di Ballardini ha sortito benefici. Per il momento, e con il vento che inizia a spirare, è meglio mettersi di traverso, di bolina appunto, e risalire il più in fretta possibile. L’opportunità c’è.

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