Genoa-Atalanta inizia con un pareggio in… conferenza stampa

Andreazzoli e Gasperini hanno dribblato le principali domande sul match

Genoa-Atalanta Ferraris
Il Genoa festeggia un gol sotto la Gradinata Nord (Foto Genoa cfc Tanopress)

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Se Genoa-Atalanta si giocasse in conferenza stampa, Andreazzoli e Gasperini non andrebbero oltre un pareggio. Per fortuna, però, che la partita sarà in campo di fronte ad almeno 22mila spettatori: non male per l’ora di pranzo. I due tecnici hanno dribblato le principali domande sul match; Gasperini, poi, è stato evasivo a livello di probabile formazione. Su un passaggio, tuttavia, gli allenatori hanno convenuto a distanza: Genoa-Atalanta dirà qualcosa di definitivo sulle rispettive squadre. «Darà la misura di noi» ha detto Andreazzoli. «Sarà un test sulla nostra pesonalità» gli fa eco il collega da Zingonia.

L’Atalanta non regalerà nulla al Genoa. «Per noi il campionato è fondamentale, non avremo la testa a Zagabria. Brucia ancora il ko con il Toro. Se facciamo bene in Serie A avremo meno difficoltà in Champions League» spiega Gasperini. É finita la fase sperimentale, in campo le formazioni migliori. Sia per il Grifone che per i bergamaschi. «Niente turn over, rimando il piacere di vedere all’opera chi ha giocato meno» anticipa Andreazzoli, che confermerà l’undici che ha battuto la Fiorentina. Qualche dubbio in casa Atalanta, tra difesa e attacco: «Toloi e Palomino hanno superato un piccolo problema muscolare verificatosi giovedì. Zapata-Muriel? Ho quattro attaccanti: spesso ne giocheranno due, qualche volta tre e mai quattro».

Andreazzoli ha poi spiegato i rapporti di forza – quantomeno sulla carta – tra le squadre: «L’Atalanta è più forte. Hanno numeri impressionanti e una grande estetica. Ci proveremo, anche con la spinta del pubblico genoano». Più complicato il momento dell’Atalanta, senza uno stadio e costretta a peregrinare per gli impianti d’Italia: «Siamo sempre in trasferta – spiega Gasperini – non ricordo più quando abbiamo giocato l’ultima volta a Bergamo». Infine non sono mancate le lodi reciproche tra i mister, dall’essere «attratto dal modello atalantino» alla «qualità ed entusiasmo del Genoa». Neppure qui il risultato si è schiadato dal pareggio.

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