Genoa a porte chiuse: dallo scempio di Arpinati al coronavirus

Beppe Sculli è lo specialista con tre gol a Napoli, Milan e Palermo


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9 agosto 1925. Una data che fa ancora sanguinare il cuore dei genoani. Bologna-Genoa 2-0, atto quinto: si giocò alle 7 del mattino, senza tifosi, in un campo di Porta Vigentina, a Milano, dopo che il Genoa ruppe le righe al termine della quarta partita (1-1, quella della pistolettate al treno dei genovesi). «L’8 agosto ci chiamò il federale di Genova dicendoci che il giorno dopo dovevamo partire per una destinazione ignota. Eravamo tutti ai bagni mentre il Bologna si allenava. Sapevano che quella partita si sarebbe disputata e anche il campo dove si sarebbe giocato. Noi, poveri facchini del porto di Genova, campioni d’Italia in carica, siamo stati invece trattati come un pacco postale. E a bordo campo c’erano tante camicie nere. È la pura verità, sono un uomo di parola» spiegò De Prà.

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