Gazzetta dello Sport, silenzi e striscioni al Ferraris per non dimenticare

La particolare atmosfera di Genoa-Empoli

Gradinata Nord Genoa Empoli
La Gradinata Nord commemora la tragedia di Ponte Morandi (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Motivazioni extra, oltre ai semplici e monotoni tre punti in palio, ve n’erano a bizzeffe. L’esordio stagionale davanti al pubblico del Luigi Ferraris, il commosso ricordo delle 43 vite spezzate tragicamente dal crollo di Ponte Morandi, il rientro allo stadio di patron Preziosi a oltre un anno e mezzo dall’ultima volta. Il Grifone in ogni caso s’è regalato due tempi quasi paradossali, il primo chiuso sul doppio vantaggio in un silenzio tombale, il secondo meno arrembante ma con la bolgia della Nord in sottofondo. Assolutamente iconici i 43′ di silenzio, uno per ogni vittima del viadotto crollato sul Polcevera, a far da corollario a una gara tenuta saldamente in mano e sfuggita per un secondo solo al 94′, col 2-1 empolese firmato Mraz.

La sfida bifronte, quella di silenzi e urla di gioia, amore e dolore, rispetto e sofferenza, è stata portata a casa grossomodo agevolmente. L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport segnala poi come al 42′ il tabellone del Ferraris avesse mostrato i nomi delle vittime accolti da un caloroso applauso all’unisono: tutti gli striscioni erano capovolti, eccezion fatta per quello del Genoa Club vigili del fuoco apparso nei distinti insieme a “Pochi metri hanno separato la vita dalla morte, ora Genova piange ma si rialzerà più forte”. Emblematiche le parole usate: il “Silenzio per te, 43 volte ferita nel cuore, rialzati Superba e torna al tuo splendore!” che prendeva tutta la Nord, e ancora “Alluvioni-Torre Piloti-Ponte, basta funerali!” al confine con la Sud. Un’atmosfera particolare, per un ricordo delle vittime di Ponte Morandi che proceda pari passo con la voglia di rialzarsi.

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