Gazzetta dello Sport: Piatek, l’ariete che non sbaglia mai

Ritratto del polacco, mattatore di Genoa-Lecce

Piatek scocca il tiro del secondo gol (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Ha 23 anni, e a Enrico Preziosi è costato soli 4 milioni. Il Genoa l’ha preso a Cracovia, salvo innamorarsi di due sue qualità: la disarmante semplicità con cui va in rete e la grande caparbietà. Dopo 12 reti nel precampionato, comunque, Krzysztof Piatek ha messo il turbo anche in Coppa Italia bagnando con quattro reti il suo debutto ufficiale con la maglia del Grifone. Precisione e tempismo, senso del gol e abilità nel gioco aereo. Piatek non veste solo la numero 9, ma ieri sera, contro il Lecce, ha dato prova di come riesca a somigliare al prototipo di centravanti classico. Oltre alle reti, quattro, storiche, nella sua prova c’è pure tanto movimento in diagonale per aprire spazi a Pandev e Kouamé.

Non un caso che La Gazzetta dello Sport stamani in edicola si soffermi pure sugli assists dispensati da Piatek, indirizzati all’ivoriano e al macedone, compagni di reparto e partners pressoché ideali per uno con le sue caratteristiche. Krzysztof da Cracovia ha abbattuto il Lecce, prova sontuosa che fa certamente ben sperare. Menzione pure per Ballardini e per il suo 3-4-1-2, con la spinta continua di Lazovic e Criscito e l’infinità di palloni perduti dal Lecce. Liverani non ha avuto vita facile, pure costretto a rinunciare a Palombi infortunatosi nel riscaldamento (dentro Torromino), ma il portiere pugliese Vigorito ha comunque salvato tre gol a Pandev e uno a Romulo.

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