Gazzetta dello Sport, Pietro Pellegri: «Il mio ricordo più bello? La doppietta sotto la Nord»

L'attaccante, prodotto del viviaio del Genoa, è diventato maggiorenne. Parla anche del rapporto con papà Marco: «Al massimo potevo chiamarlo Marco, oppure Pelle, mai papà»

Pietro Pellegri (foto di Tanopress Genoa cfc)

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Di padre in figlio sotto il segno del Genoa. La Gazzetta dello Sport ha intervistato i due Pellegri. Si comincia con Pietro, oggi al Monaco e dove è diventato da poco maggiorenne, che ricorda una sua prodezza al Ferraris rimasta indimenticabile: «La doppietta sotto la Nord contro la Lazio». Correva l’anno 2017, era il 17 settembre. Pietro racconta anche il rapporto nello spogliatoio: «Al massimo potevo chiamarlo Marco, oppure Pelle, mai papà». Naturalmente segue sempre il Grifone, di cui è stato tifoso sin da piccolo e ha iniziato i primi passi nella Scuola Calcio targata all’epoca Barabino&Partners: «Quest’anno ho notato ho notato più qualità rispetto al passato, abbiamo giocatori come Criscito che ha fatto la Champions per anni e poi uno come Pandev. Che giochi dall’inizio o entri dalla panchina fa sempre la differenza».

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