Intervista a tutto campo stamane della Gazzetta dello Sport a Mattia Perin, “recluso” in quarantena come tutto il Genoa. Il portiere confessa riguardo all’alchimia con la piazza rossoblù: «Non potevo esserne sicuro, venivo da nove mesi di inattività e riabbracciavo un ambiente lasciato un anno e mezzo prima. Però mi sono sentito subito a casa». Il portiere aggiunge: «Quando sono andato via sapevo che sarei tornato, ci lega una storia speciale. Sono cresciuto qui, la mia prima figlia Vittoria è nata a Genova, e ora è in arrivo un secondo bambino. Nel Genoa ho esordito da professionista guadagnando la Nazionale. Ora avevamo bisogno l’uno dell’altro».
Su Preziosi: «Sono debitore verso la sua famiglia. Ha creduto in me da quando avevo 15 anni e mi ha permesso attraverso il Genoa di raggiungere i sogni che avevo da bambino». Perin conclude sull’eventuale ripresa del campionato: «Ora la priorità è la salute».