Gazzetta dello Sport, il Juric ter riparte dal 3-5-2

Cento tifosi silenziosi ieri al Signorini

Juric
Juric al suo primo allenamento (Foto Genoa cfc Tanopress)

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Cominciata ieri alle 15:30 circa la terza avventura di Ivan Juric sulla panchina del Genoa, in un Signorini a porte aperte ma visitato da un solo centinaio di tifosi, La Gazzetta dello Sport stamani traccia bilanci e previsioni su quelli che potrebbero esser gli equilibri del mister croato in campo. La partitella 9 contro 9, si legge sulla rosea, avrebbe fatto capire l’intenzione di proseguire sul 3-5-2: prove tecniche anche senza un numero adatto di esterni a centrocampo, perché questo è il modulo che piacerebbe al patron Preziosi e che stando al presidente garantirebbe maggior copertura al mediano Sandro. “Non deve esserci un modulo fisso” ha però precisato Juric, spiegando comunque come la squadra possa giocare contemporaneamente con due attaccanti.

Tante prime punte, tanti centrocampisti, pochi esterni: a questi si aggiunge il prossimo ritorno di Miguel Veloso, che nelle intenzioni sarebbe il vice Sandro, così come quello di Lisandro Loepz dall’infermeria. L’argentino è stato provato al centro della difesa, con Biraschi e Gunter ai lati, per via dei tanti assenti: i nazionali (Zukanovic, Criscito, Piatek, Pandev, Radu, Favilli, Omeonga, Russo e Candela), e gli indisponibili Romulo e Lazovic. Juric ha esordito radunando la squadra a metà campo per un discorso, ma il primo banco di prova è dietro l’angolo: riuscire a far digerire al popolo rossoblù l’esonero di Ballardini.

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