Gazzetta dello Sport – Genoa, chi c’è dietro l’aumento di capitale da 40 milioni?

L'ipotesi A-Cap è stata commentata così da Blazquez: «E' solo una possibilità». Revocati i tre consiglieri del fondo 777 Partners . Nessuna due diligence da parte di potenziali compratori

Genoa logo mosaico Ascheri
Il logo del Genoa fatto a mosaico (foto di Genoa CFC Tanopress)

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L’assemblea dei soci del Genoa, svoltasi ieri a Villa Rostan, ha approvato la revoca dei tre consiglieri del fondo 777 Partners: Steven William Pasko, Joshua Craig e Adam Randall. Approvato anche il bilancio al 30 giugno scorso. La Gazzetta dello Sport oggi in edicola si chiede: «Chi dietro l’aumento di capitale da 40 milioni?». I soci hanno deliberato questo punto, necessario per sostenere la crescita del club e la prossima campagna acquisti di gennaio, ma per ora non si conosce il nome del potenziale sottoscrittore. La logica vorrebbe che A-Cap, principale finanziatore di 777 Partners, possa versare questi mezzi freschi. «E’ solo una possibilità» ha spiegato l’amministratore delegato Blazquez che sta governando il club in questo periodo difficile: è rimasto nel cda assieme al presidente Zangrillo, al cfo Vincis e al direttore generale Ricciardella. C’è tempo fino al 14 gennaio per svelare chi verserà i 40 milioni dell’operazione di incremento del capitale: Nutmeg, in cima alla catena di controllo ha versato un’iniezione di liquidità da 10 milioni.

A-Cap potrebbe a questo punto tenere ancora il Genoa, in vista di una successiva vendita ad altro soggetto. C’è da dire però che finora nessuna due diligence (NDR: la verifica di un potenziale investimento attraverso l’analisi dei conti e dei documenti) è stata avviata da potenziali compratori: tuttavia il bacino di utenza del Genoa, con oltre 30mila presenze fisse al Ferraris, rende interessante il club più antico d’Italia.

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