«Il Grifone è dentro il mio cuore e sono innamorato della città». Carlos Alberto Aguilera Nova, per i genoani “Pato”, ha raccotato alla Gazzetta dello Sport il suo rapporto speciale con Genova e il Genoa e quell’indimenticabile vittoria a Liverpool in Coppa Uefa, la prima di una squadra italiana ad Anfield Road. «Sono tre anni che non torno: mi manca il Genoa, Genova e la sua gente. Il Grifone non morirà mai» ha aggiunto l’ex attaccante uruguaiano.
Pato racconta un retroscena del successo in Inghilterra: «Paura di un’invasione? Ma claro! Sapevo che non sarebbe potuto succedere, ma la gente era talmente vicina al campo che ogni volta in cui pallone usciva guardavo gli inglesi. Sembrava volessero mangiarmi». I timori furono fugati nel finale di gara: «La cosa incredibile è che una volta finita la partita ci ha applaudito tutto lo stadio. Quello mi rimarrà dentro per sempre». E ancora: «Dopo il primo gol mi misi a ballare, il secondo invece lo segnavi pure tu, dai…Eranio mi mandò dentro la porta. Di quel giorno mi resta solo un mezzo rimpianto: avevo sempre sognato di fare gol ed esultare abbracciando i tifosi».
Aguilera ha anche raccontato come arrivò al Genoa: «Sarò per sempre grato a Franco Scoglio: fu “Il Professore” a portarmi in Italia. Io avevo paura di trasferirmi in un mondo diverso: in quel Genoa c’erano solo tre stranieri. Ma sono fiero di aver lasciato grndi ricordi».
