Finalmente un filo di luce per il Genoa dalla vittoria a Parma: occorre una conferma col Como

Il Grifone con una gara positiva ha permesso a tutto l'ambiente di tornare al sorriso. Ammonizione immeritata e inesistente per Balotelli

Sirianni Preziosi
Vittorio Sirianni

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Visto che la partita della disperazione a Parma è finita egregiamente per il Genoa, ci piace appunto dopo la paura superata, sorridere per due episodi divertenti che hanno caratterizzato la gara. Il primo riguarda l’unica eccezionale parata di Leali, che ha salvato con “la mano di Dio” il tentativo del suo difensore Vogliacco di “umiliarlo” tragicamente. Il secondo riguarda quel tanto atteso Balotelli che avendo “plagiato” letteralmente l’arbitro Guida (che probbailmente era in uno stato di allucinazione straordinaria) lo ha ammonito per non aver commesso il fallo. Evidentemente l’arbitro voleva essere il primo ad aver ammonito il mitico Balo.
Ecco, vedete, il Genoa con una gara inaspettatamente positiva ci ha permesso di tornare al sorriso, non certo alla sicurezza che (facciamo i dovuti scongiuri) si continui così.
Perché a questa gara, sicuramente importante per motivi soprattutto psicologici, ne dovranno seguire altre dello stesso stampo se davvero si vuole essere in fretta al di fuori dalla terribile mischia della zona retrocessione.
Finalmente si può dire che i rossoblù abbiano avuto dal campo quello che si sono meritati: hanno praticamente annullato i parmensi, hanno preso un palo, hanno tenuto un bel ritmo, e sono apparsi, diciamolo in silenzio, quasi fossero quelli del passato campionato. Proprio così: a vederlo ieri il Genoa sembrava la bella formazione finita undicesima.
E’ quasi sembrato (sempre riferito alla gara di ieri col Parma) che Gilardino avesse creato una nuova squadra identica a quella della scorsa stagione: perché i rossoblù hanno giocato con la sicurezza dell’anno scorso, certo anche con qualche imperfezione, visto che si giocavano la partita della “o vita o morte”: difesa compatta, possesso palla sempre più razionale, Pinamonti-Ekhator diventati già “gemelli del gol” visto che in poche gare hanno segnato entrambi. E poi il simpatico Ekha scatenato, prodotto di alto livello del vivaio genoano, ha offerto i due momenti drammatici per la difesa del Parma: una nel primo tempo, su traversone che Thorsby ha sfiorato e nella ripresa nell’occasione del gol, avendo offerta la splendida palla al puntuale goleador Pinamonti. A questo bisogna aggiungere il gol annullato dal Var per fuorigioco millimetrico: peccato, aveva fulminato il portiere Suzuki alla grande.
Insomma, il Genoa è stata una bella sorpresa, tanto da affermare (per assurdo) che se i rossoblù giocassero sempre così (diciamo sempre) forse anche gli infortunati se ne potranno stare tranquillamente per un po’ in infermeria.
Il più felice era ovviamente Gilardino, verso il quale si spera che non continuino certi attacchi meschini senza ragione. Ma che deve fare questo “povero” tecnico, innamorato della sua squadra? Con 10 infortunati, con un livello qualitativo ovviamente non certo alto per colpa della società: è riuscito a cavar fuori da questi ragazzi quelle caratteristiche che, a volte, valgono molto più che la sola classe o qualità: cioè il cuore e la gamba, come afferma spesso il tecnico. Cuore e gamba che tutti, diciamo proprio tutti, hanno buttato al di là dell’ostacolo e che ostacolo!
Detto tutto ciò, rimane però anche tutta la pericolosità del percorso, ma resta finalmente un filo di luce che fa nuovamente sperare i tifosi e mette le radici per la prossima gara casalinga contro il Como: giovedì sera si vedrà se i tre punti parmigiani diventeranno sei contro gli amici del lago.
Vittorio Siranni

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.