Federsupporter stigmatizza il limite massimo di 5mila spettatori negli stadi: chi rimborserà i tifosi?

La delibera dell’assemblea di Lega serie A non stabilisce alcuna forma di rimborso delle quote di abbonamento o dei biglietti riferite a gare che non possono essere giocate dal 15 gennaio al 5 febbraio 2022, né la tempistica con la quale dovrebbero essere effettuati. Al Ferraris si occupa solo il 13,7% dei posti

Alfredo Parisi, presidente di Federsupporter

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L’autocelebrazione della Lega Serie A nello stabilire il limite massimo (5.000) della capienza dei stadi per assistere alle gare ”testimonia il grande senso di responsabilità delle società di calcio, a fronte dello stato emergenziale legato all’aumento dei contagi…”, così come riportato nella Nota Stampa della Lega dell’8 gennaio scorso, ma, nel contempo, attesta, ancora una volta, l’indifferenza per la tutela dei tifosi.

Una indifferenza documentata da una formula generalizzata di limitazione dell’affluenza negli stadi, che pone sullo stesso livello realtà impiantistiche del tutto differenti.

Una indifferenza che permette, comunque, la vendita libera dei biglietti allo Stadio Meazza per la gara di Supercoppa, che prevede la disponibilità di 37.000 tagliandi, di cui 18.000 già venduti. E allora? “la disponibilità a tutela della salute“ enfatizzata nella Nota assembleare della Lega Serie A cede il passo ad un più reale rispetto per il denaro.

Nella Nota dell’Avv. Rossetti, che verrà pubblicata domani, vengono, tra l’altro, illustrate ipotesi alternative ad una simile decisione, così come, peraltro, sta avvenendo in Francia con l’approvazione di un “ emendamento che permette un accesso in proporzione alla capacità dello stadio” (cfr. Gazzetta dello Sport, 9 gennaio 2022, pag. 2)

In questa sede, mi limito a documentare l’assurdità e la faciloneria della delibera assembleare che, tra l’altro, non stabilisce alcuna forma di rimborso delle quote di abbonamento/biglietti riferite a gare che non possono essere effettuate dal 15 gennaio al 5 febbraio 2022, né la tempistica con la quale tali rimborsi dovrebbero essere effettuati.

Non è difficile immaginare quanto già avvenuto in precedenza, in cui i rimborsi,”in aperto contrasto con tutta la normativa ed i regolamenti UE che tutelano i consumatori” (cfr. www.federsupporter.it, 16 novembre 2020), verranno erogati con voucher rilasciati dai club.

A tale riguardo, devo richiamare quanto deliberato dall’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) che riconosceva (e riconosce) al tifoso il diritto di poter sceglie tra rimborso cash e voucher, nell’ottica del superiore diritto alla tutela dei consumatori garantito dall’ordinamento statale.

Circa la delibera sulla presenza negli stadi di spettatori sopra richiamata, il prospetto seguente enfatizza l’illogicità e la penalizzazione ulteriore “ dell’interesse dei tifosi ai quali garantire la disputa delle gare“ (cfr. Comunicato Ufficiale n.12 Lega Serie A).

Stadio

Città

Capienza

Limite (n°)

Limite (%)

IPOTESI 20%

Meazza

Milano

76.000

5.000

6,6

15.200

Olimpico

Roma

70.000

5.000

7,1

14.000

Maradona

Napoli

55.000

5.000

9,1

11.000

Franchi

Firenze

43.000

5.000

11,6

8.600

Ferraris

Genova

36.600

5.000

13,7

7.300

Dall’Ara

Bologna

36.000

5.000

13,9

7.200

Friuli

Udine

25.000

5.000

20,0

5.000

Gewiss St.

Bergamo

22.500

5.000

22,2

4.500

Un Campionato sempre più farsa che ha sostituito ai valori dello sport i valori dell’euro/dollaro. Questo è ciò che emerge dalle due gare che la Lega Serie A ha imposto di giocare al Bologna ed all’Udinese. Quest’ultima costretta a perdere 6 a 2 contro l’Atalanta, in una gara così commentata dal Direttore Generale Pierpaolo Marino “Non è stata una partita ma un martirio”; una partita come al torneo dei bar “. “Una gara disputata da giocatori andati in campo senza allenamento da dieci giorni o che sono guariti all’ultimo momento”.

Vedremo ora se ci saranno conseguenze per la salute, soprattutto dopo il comunicato con il quale l’Udinese (cfr. www.sport.sky.it) ha reso nota una nuova positività di un calciatore che era stato impiegato contro l’Atalanta, portando così i membri del gruppo squadra attualmente positivi e in isolamento a tredici (nove calciatori più quattro componenti dello staff).

Da qui il coerente ricorso al Giudice sportivo della Lega Serie A contro la regolarità della gara, così come preannunciato dal Club.

In questo modo il D.G. dell’Udinese non fa altro che dare voce alle paure di Federsupporter che ha chiesto alle Istituzioni sportive e statali la chiusura del campionato per le prossime due gare.

Mi avrebbe fatto piacere che l’affermazione riportata sul sito www.udineseblog.it il 10 gennaio scorso, avesse portato questi stessi tifosi ad affiancare l’azione di Federsupporter, unica voce indipendente dei veri tifosi, sempre più ignorata dai media della carta stampata: “Per la gran parte dei tifosi, qualsiasi colore incluso, si materializza “de facto, una situazione tale da falsare la validità sportiva dei campionati, tesi tutto sommato difficile da confutare”.

Ancora più significativa la presa di posizione del Bologna che oggi sarà costretto a giocare a Cagliari, a 48 ore dall’uscita dalla pandemia dei suoi atleti, senza possibilità di allenarsi: una scelta definita dal stesso Club “immotivata, penalizzante, e vessatoria”.

Con queste premesse mi chiedo con quale “unanimità” l’Assemblea di Lega ha deciso di non sospendere il campionato? Una unanimità che, per definizione, è la negazione della democrazia e della libera espressione del proprio pensiero diverso.

Una risposta a questa teorica domanda la posso ritrovare nelle parole di Alessandro Catapano (cfr. Il Messaggero, “L’insostenibile leggerezza del calcio”, 10 gennaio ): “E’ un campionato mediocre, gestito da dirigenti mediocri-con pochissime brillanti eccezioni- dentro un sistema sempre ad un passo dal cortocircuito che non può che partorire scelte mediocri, in cui sguazzano agenti, avvocati, Asl, Tar, tutti titolati a parlare, intervenire, interpretare, ribaltare”.

Alfredo Parisi

Presidente Federsupporter

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