Federsupporter: la pretesa ingerenza del Coni nell’attività e nelle decisioni nel mondo del calcio

L'avvocato Rossetti: «Le Federazioni godono di autonomia tecnica, organizzativa, gestionale ma sono, comunque, sottoposte al controllo ed alla vigilanza del Coni ed al suo indirizzo»

Malagò
Giovanni Malagò, Coni (da coni.it)

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A seguito delle dichiarazioni del Presidente del CONI, Giovanni Malagò, nel corso di una intervista a “Il Corriere dello Sport”, la Lega Calcio di Serie A ha pubblicato (16 aprile) una propria Nota Stampa, accusando il suddetto Presidente di “leggerezza ed ingerenza”.

Ciò premesso, e al di là del merito di singole questioni affrontate nell’ambito dell’intervista dal Presidente Malagò, circa l’asserita “ingerenza”, sono opportune ed utili alcune precisazioni di carattere istituzionale e giuridico.

Per legge, il CONI è un Ente Pubblico, mentre le Federazioni Sportive Nazionali sono persone giuridiche di diritto privato, di cui le Leghe sono solo organismi interni ad esse.

Le Federazioni godono di autonomia tecnica, organizzativa, gestionale ma sono, comunque, sottoposte al controllo ed alla vigilanza del CONI ed al suo indirizzo; fermo restando che al CONI compete di conciliare la dimensione economica dello sport con la sua dimensione popolare, sociale, educativa e culturale.

Laddove, viceversa, i “padroni del pallone” mostrano, in ogni loro manifestazione, di concepire il calcio solo o prevalentemente nella sua dimensione economica.

Come è, altresì, confermato dalla stessa “Nota stampa”, dove è chiaramente esposta la preoccupazione della Lega Calcio Serie A che è “in costante contatto con i broadcaster titolari dei diritti TV. Tali rapporti sono peraltro regolati da chiare previsioni contrattuali”.

Ciò trova, inoltre, conferma  nel Comunicato Ufficiale (C.U. n. 187/A) del 16 aprile, con cui la FIGC  ha deliberato “di sospendere definitivamente lo svolgimento del Campionato Nazionale Primavera  organizzato dalla Divisione Femminile e dei seguenti Campionati e Tornei giovanili organizzati dal Settore Giovanile ed Scolastico“ (Under 18, Under 17,Under 16, Under 15 etc.), evidentemente proprio perché ritenuti economicamente irrilevanti.

In particolare, per quello che qui maggiormente interessa, il CONI può commissariare le Federazioni nel caso, tra gli altri, in cui non sia garantito, da parte delle Federazioni stesse il regolare avvio o svolgimento delle competizioni sportive.

Garanzia che, a causa della pandemia da coronavirus, del suo andamento e dei conseguenti provvedimenti normativi, adottati ed adottandi, dello Stato, attualmente, almeno in termini assoluti, non può essere data dalla FIGC.

Tanto è vero che altre Federazioni Sportive Nazionali, proprio nella constatata impossibilità di fornire tale garanzia assoluta, hanno già deciso di concludere la presente stagione sportiva.

Pertanto, alla luce di quanto precede appare, da un punto di vista istituzionale e giuridico, del tutto impropria e ingiustificata l’accusa mossa al Presidente del CONI di “indebita ingerenza”.

Una accusa, per giunta, proveniente da un soggetto, quale la Lega Calcio Serie A, che lo Statuto del CONI ignora quale destinatario diretto della sua disciplina, in quanto, per l’appunto, organismo strettamente interno alla FIGC.

Avv. Massimo Rossetti

Responsabile Area Legale Federsupporter

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