Federsupporter – Il tifoso perduto: il dramma della Figc

Mentre il CIO, il Comitato Paralimpico Internazionale ed il Governo giapponese a causa della pandemia hanno deciso l'esclusione alle competizioni olimpiche al pubblico straniero, in Italia si chiede il ritorno del pubblico negli stadi

Alfredo Parisi, presidente di Federsupporter

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Un ulteriore spunto di amara riflessione sulla frenesia dei padroncini del calcio che in un contesto sociale, economico ed epidemico come l’attuale continuano tenacemente a richiedere al Governo interventi in favore degli impianti sportivi per consentire ai tifosi una maggiore “accoglienza” (!!!).

Così espressamente la lettera del 19 dicembre 2020, diretta dai Presidenti del CONI, della FIGC, della Lega Serie A alle Istituzioni ( Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Economia e delle Finanze, al Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo).

Le case per i nostri tifosi non sono più accoglienti, necessitano di un rinnovamento profondo non più procrastinabile e richiesto a gran voce da molte Società, fermate da una burocrazia che impedisce loro di investire e rinnovare, anche a beneficio dell’intero sistema sportivo italiano”.

Così come non possono non far riflettere le recenti decisioni del Governo di intervenire finanziariamente per la ristrutturazione dello Stadio Artemio Franchi, soddisfacendo così le richieste del Sindaco di Firenze.

In questo panorama si inseriscono le recenti dichiarazioni del Sottosegretario al Ministero della Salute, Andrea Costa, sulla possibilità di un ritorno dei tifosi negli stadi.

Il pubblico negli stadi? In questo momento la priorità è correre sul piano vaccinale. Ciò vorrebbe dire tornare alla vita normale e dunque poter tornare dentro gli stadi, gli impianti e le palestre. Bisognerà condividere un metodo per l’ingresso nello stadio: vaccini, tamponi, prima dell’ingresso”.

Ecco in questi momenti il ritorno allo stadio con un “metodo condiviso” lascia interdetti e questo, sempre e soltanto, per consentire ai tifosi, orbi di tanto spirito calcistico, di soddisfare i loro desideri.

Da queste pagine ho, più volte, commentato negativamente il “carrozzone” calcio, la cui unica preoccupazione è stata, ed è, quella di tamponare la carenza di liquidità derivante dai mancati incassi dei tifosi, senza la quale e “senza l’ammodernamento degli stadi “ il sistema calcio collassa!

Ed in questo contesto, è ancora più assurda la contrapposizione di accordi privati (Protocollo Figc) alle decisioni di quelle Autorità amministrative (le ASL), preposte alla tutela della salute individuale e collettiva, addirittura accusate di “abuso d’ufficio”, pur di proseguire le competizioni.

Un contrasto che ha avuto, al di là di ogni considerazione sociale, l’unico concreto effetto di falsare un campionato professionistico, nel quale qualunque traguardo, primato o retrocessione, non potrà essere considerato veritiero.

Mi auguro che la nuova compagine governativa, come anche sottolineato dal Sottosegretario Costa, pensi unicamente “a correre sul piano vaccinale”.

Del resto, l’insensibilità del sistema calcio, anche europeo, alla tutela della salute che si contrappone al costante “impegno” per guadagnare ad ogni costo ed in qualsiasi condizione, è confermata dalla recente richiesta dell’UEFA, che in occasione degli Europei da disputarsi a Roma, chiede la presenza di almeno il 25% della capienza dell’Olimpico, stadio deputato ad ospitarli. E tutto ciò, mentre il CIO, il Comitato Paralimpico Internazionale ed il Governo giapponese hanno assunto la storica decisione di non permettere la presenza alle competizioni olimpiche al pubblico straniero, mentre anche gli stessi tifosi giapponesi non hanno la garanzia di assistere in presenza alle gare.

Ciò, tra l’altro comporterà il rimborso di circa 810.000 biglietti già venduti. Siamo proprio in un altro mondo ed in un’altra cultura di rispetto dell’uomo.

Sulla successiva condivisione del metodo italiano con il quale riaprire gli stadi (passaporto vaccinale e tampone rapido???), ne conosco solo e soltanto una: l’uscita definitiva dalla pandemia, senza alternative “ condivise”.

Alfredo Parisi

Presidente Federsupporter

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