Federsupporter, crisi del calcio: non servono gli incassi al botteghino, occorre ricapitalizzare

L’associazione di tutela dei tifosi ripropone il suo piano di risanamento: tra i punti principali, il rafforzamento patrimoniale da parte degli azionisti di riferimento e l’istituzione presso la FIGC di una “borsa valori” dei cartellini dei giocatori

Alfredo Parisi, presidente di Federsupporter

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La recente dichiarazione della Lega Serie A nella Nota Ufficiale successiva alla riunione del 1° luglio scorso, è passata quasi inosservata, specie agli organi di stampa, nell’assordante circo mediatico del campionato europeo che ha travolto qualsiasi ulteriore e diverso argomento.

In questa ubriacatura di gare e di commenti pre e post partita, l’argomento che era stato al centro di ogni comunicazione e che aveva rappresentato “La Notizia”, la lotta al Covid-19, è passato in secondo piano.

Credo, quindi. sia opportuno richiamare all’attenzione, non solo e non tanto dei tifosi, quanto dei cittadini, il “grido di dolore” dei 20 Club della Lega di Serie A e la relativa “supplica” rivolta al Governo.

Lo”stato di crisi non più sopportabile” vede la principale causa, si legge, nelle “perdite economiche subite per l’assenza di spettatori negli stadi..”.

La crisi, quindi, dipenderebbe, soprattutto, da quei “38 milioni di appassionati “ che non hanno potuto versare nelle casse dei club la liquidità necessaria alla loro sopravvivenza !

Neppure una parola viene spesa nei confornti dei principali responsabili della situazione di sostanziale fallimento dei Club, cioè i detentori di quel capitale di rischio che dovrebbe essere il principale strumento per la ripresa aziendale.

Nel quinquennio delle stagioni 2014-2015/2018-2019 (fonte Report Calcio 2020, Arel, FIGC, pwc) i club di serie A hanno usufruito di plusvalenze nette da cessione di calciatori per € 2.826,9 milioni, mentre, nello stesso periodo, l’incremento di capitali immesso dagli azionisti è stato di appena € 538,0 milioni , pari cioè al 19 % delle plusvalenze citate.

E’ sufficiente questa semplice considerazione per contestare, come tifoso e come cittadino, il Comunicato Ufficiale della Lega di Serie A.

Lega che strumentalizza, ancora una volta, la passione dei tifosi quale motivazione essenziale presentata al Governo per sollecitarne l’intervento: “non disattendere il desiderio di 38 milioni di appassionati”.

Una strumentalizzazione che, mi auguro, il Presidente del Consiglio, primo destinatario del Comunicato, da sempre attento ai comportamenti sociali, valuti nella giusta ottica.

Il superamento di una crisi, non occasionale, come vuole far credere la Lega, limitandosi ad evidenziare una sola causa “l’assenza degli spettatori negli stadi nelle ultime due stagioni sportive“, non può non comportare interventi da parte degli azionisti dei club.

In quest’ottica, credo sia ancora più attuale ripresentare la proposta di Federsupporter, già pubblicata sul sito e diretta alle Istituzioni statali e Sportive, quale base per una seria rivisitazione e riorganizzazione del sistema calcio.

Un intervento, quello che ipotizzo, che, prendendo a riferimento la situazione al 30 giugno 2021, preveda:

  1. consolidamento dell’indebitamento a breve con il sistema bancario, con rientro in 5 anni ad un tasso di interesse in linea con il tasso dei titoli pubblici;

  2. congelamento degli oneri fiscali esistenti al 30. 06.2020 relativi agli emolumenti dei dipendenti , con pagamento nell’arco di 5 anni, franco interessi;

  3. rafforzamento patrimoniale da parte degli attuali azionisti di riferimento, sia sotto forma di aumento di capitale, sia con l’emissione di prestiti obbligazionari convertibili a condizioni di particolare favore per i risparmiatori;

  4. introduzione del “salary cap” che preveda un costo totale del lavoro in una percentuale non superiore all’80% del valore della produzione , al netto delle plusvalenze da cessione calciatori;

  5. garanzia statale sull’indebitamento per investimenti in impianti sportivi, su aree pubbliche sia di nuova costruzione sia di ristrutturazione;

  6. tracciamento presso la FIGC dei flussi finanziari nelle operazioni di acquisto/cessione di calciatori non italiani;

  7. istituzione presso la FIGC di una “borsa valori” dei cartellini dei giocatori che costituisca un riferimento oggettivo nelle operazioni di market trading e che impedisca il “valzer” delle plusvalenze fittizie.

Alfredo Parisi

Presidente Federsupporter

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