Il 13 marzo abbiamo letto, con piacere, la Nota della Lega di Serie A che:
- ha proseguito “la valutazione iniziata ieri (ndr 12 marzo) dell’impatto del Covid-19 sull’attività sportiva …”;
- ed ha deciso “di terminare l’attività sportiva concludendo nei prossimi mesi i campionati nazionali, riprendendoli quando le condizioni sanitarie lo permetteranno”.
Nel rilevare il sostanziale superamento del prossimo Consiglio Federale del 23 marzo, che avrebbe dovuto valutare le tre ipotesi formulate dal Consiglio Federale in merito all’esito del campionato di Serie A, non ci resta che evidenziare come Federsupporter avesse proposto, sin dal 3 marzo scorso, a tutte le Istituzioni sportive ed al Ministro dello Sport, di adottare le misure che, solo tardivamente e confusamente, sono state assunte; misure che sono state rese pubbliche grazie all’incessante impegno del sito giornalistico www.pianetagenoa1893.net. Ritardi e contraddizioni addebitabili principalmente alla Lega Serie A preoccupata solo di difendere interessi economici a scapito dell’interesse primario, individuale e collettivo, della tutela della salute. Per quanto riguarda l’AIC, che ha, da subito, seguito quanto proposto da Federsupporter, ci saremmo aspettati una più dura e formale presa di posizione ed una azione più tempestiva e concreta.
Alfredo Parisi – Presidente Federsupporter
