ESCLUSIVA PIANETAGENOA1893 – TARCISIO BURGNICH: «Il Genoa non avrà  grosse difficoltà  a superare l’Udinese»

Intervista esclusiva di Pianetagenoa1893.net all'ex allenatore del Grifone


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Mettere un macigno sul passato e andare avanti è l’imperativo categorico per il Genoa. In casa rossoblù dovranno dimenticare al più presto l’immeritata sconfitta con la Juventus e smaltire l’amarezza. Sabato per superare l’Udinese ci vorrà un morale alle stelle. La posizione in classifica, nonostante lo scivolone dell’Olimpico, lascia buoni margini per puntare in alto: i soli tre punti dalla zona Europa League e i quattro da quella che conta fanno ben sperare. Soliti problemi di formazione e infortuni per Gasperini. Tra i friulani, invece, mancherà su tutti il lungodegente D’Agostino, fondamentale per gli schemi bianconeri. L’Udinese, che arriva dalla sconfitta con il Milan, si trova nelle sabbie mobili della classifica. Per analizzare la situazione delle due formazioni PianetaGenoa1893.net ha intervistato in esclusiva un udinese doc come Tarcisio Burgnich.

Il Genoa vuole subito rifarsi dopo lo sfortunato capitombolo di Torino. L’Udinese, dal canto suo, giocherà questa partita come se fosse una finale dato il pericolante piazzamento il classifica. Che genere di gara si aspetta?

«Credo che i rossoblù non avranno grosse difficoltà in quanto hanno dimostrato il proprio valore anche nelle ultime uscite. Il Grifone non meritava la sconfitta con la Juventus e avrebbe potuto ottenere almeno un pari: anche in quella circostanza il Genoa ha fatto capire di essere un’ottima squadra».

L’Udinese può vantare una rosa molto competitiva: basti pensare a Di Natale e Pepe, punti fermi della nazionale di Lippi, così come D’Agostino. Quali sono le principali armi di questa squadra?

«Quella friulana è una compagine che si raccoglie nella propria metà campo e gioca di rimessa, come la Roma di due anni fa: i friulani, infatti, cercano di sfruttare sempre gli spazi più ampi. Comunque l’Udinese, così come il Genoa, cercherà la vittoria».

L’Udinese occupa una posizione di classifica che non si addice alle sue qualità. La rosa dei friulani, infatti, è di ottimo livello ma non ha rispettato le aspettative. Come si spiega questa involuzione?

«E’ sicuramente delicata la situazione di classifica dei bianconeri. Ma non bisogna guardare l’organico per giudicare: tutti gli anni, infatti, la squadra viene rinnovata e non è mai facile cambiare. Può capitare che qualcosa vada storto, acquisti sbagliati o qualche infortunio di troppo, e succede quello che sta accadendo ora ai friulani. L’Udinese è una compagine di provincia che deve incamerare entrate per “sopravvivere”: ogni stagione, quindi, è costretta a cedere qualche pezzo di valore, da un elemento fino a tre, per monetizzare. Se si sbagliano i rincalzi, poi, sorgono i problemi».

Per il lungo tempo trascorso sulla panchina bianconera Pasquale Marino era diventato una sorta di santone ad Udine, anche e soprattutto per i grandi risultati ottenuti, su tutti lo splendido cammino in Coppa Uefa. Negli ultimi tempi, però, la squadra aveva perso la linfa di un tempo e la società di Giampaolo Pozzo si era vista costretta ad esonerarlo. Cosa potrà dare in più il neoallenatore De Biasi?

«L’attuale tecnico dei friulani è più guardingo rispetto al suo predecessore: guarda più al risultato e non al gioco. E De Biasi, non avendo più a disposizione gli uomini adatti giocare un calcio spettacolare, cerca più che altro di ottenere punti e aspetta di potersi riversare nella metà campo avversaria».

Il Genoa è in cerca di riscatto, ma si troverà di fronte un avversario molto temibile. Come si presentano gli uomini di Gasperini a questo match?

«Innanzitutto non dovranno sottovalutare i friulani. Quando si gioca contro una squadra del calibro della Juventus c’è grande concentrazione e tutti i giocatori cercano di dare il massimo. La Vecchia Signora cerca di attaccare e si crea gli spazi per penetrare tra le maglie dei centrocampisti avversari. L’Udinese, invece, si chiuderà in difesa cercando di approfittare degli eventuali errori avversari».

Le due squadre si trovano pressochè agli antipodi della graduatoria: il Genoa convive con il sogno Europa, mentre l’Udinese deve guardarsi alle spalle… Quanto conterà questa partita in chiave classifica?

«Molto. Per i bianconeri portare a casa un punto contro i rossoblù sarebbe importante anche per il morale: cadere di nuovo significherebbe tornare nel baratro e dover ricominciare tutto da capo. Un pareggio, invece, dimostrerebbe ancora una volta che l’Udinese è una squadra di buon livello».

Il Genoa è stato eliminato dall’Europa League, ma spera di ritornarci al più presto. In generale cosa ne pensa della stagione del Genoa?

«Sono sicuro che il Grifone possa conquistare tranquillamente un posto nella zona coppe. Così come Palermo e Fiorentina: i viola, infatti, sono tornati a farsi sotto e hanno dimostrato di valere quanto il Genoa. Il Napoli, invece, può ambire a quartieri ancora più alti».

Andrea Ferrando 

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