***ESCLUSIVA PIANETAGENOA1893 – STEFANO SORRENTINO: «L’interesse del Genoa mi gratifica»***

Il portiere del Chievo, vicino all'approdo in rossoblù, si confessa in esclusiva al nostro giornale, rivelando un debole per il Genoa e per il gioco di mister Gasperini


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In un momento in cui le voci sul prossimo portiere del Genoa impazzano, chi meglio del favorito numero uno a vestire la maglia rossoblù, Stefano Sorrentino, può far chiarezza sulla situazione. L’attuale estremo difensore del Chievo, oggetto dei desideri del club rossoblù, rivela in esclusiva a Pianetagenoa1893.net le sue sensazioni e le volontà riguardanti l’immediato futuro.

Il suo approdo al Genoa viene considerato molto probabile: conferma l’esistenza di una trattativa?

«Sono la persona meno indicata per farlo. Come è giusto che sia, di queste cose deve parlare il mio procuratore, Federico Pastorello. L’unica cosa che posso affermare è che ho sentito parlare di un interessamento di Genoa e Roma ma nessuna delle due società credo abbia ancora affondato il colpo».

Tra i capitolini ed il grifone, chi preferirebbe?

«Come ho già detto più volte, al Chievo sto benissimo e, se dovessi restare, lo farei con entusiasmo. Certo che, arrivato a trent’anni, la mia priorità è quella di approdare in una grande squadra e, per una serie di motivi, la mia scelta cadrebbe sul Genoa. Innanzitutto in rossoblù potrei giocare titolare, mentre alla Roma probabilmente avrei Doni davanti. In seconda battuta la squadra di Gasperini è quella che gioca il miglior calcio in assoluto e che è in costante crescendo. Senza dimenticare i miei trascorsi granata, che mi hanno permesso di nutrire grande simpatia per il Grifone».

Il Genoa ritorna in Europa dopo parecchi anni e l’entusiasmo della piazza è enorme. Le farebbe piacere affrontare questa avventura?

«In Europa ho già giocato ma affrontare la competizione con una squadra italiana regalerebbe di certo molte più emozioni. Farlo col Genoa, inoltre, sarebbe il massimo, visto che il club rossoblù non gioca in campo internazionale da così tanto tempo e l’attesa della piazza è stata particolarmente lunga».

Quanto è importante affrontare l’Europa League con un portiere che ha maturato già una certa esperienza su palcoscenici di questo genere?

«A mio avviso aiuta molto, ma estenderei il discorso a tutti i giocatori e non solo al portiere. Il campionato italiano è lungo e stressante ed è per questo che poter contare su elementi che hanno già affrontato certi impegni può aiutare sia nel corso dell’Europa League sia per superare più rapidamente eventuali momenti di difficoltà».

Conosce già qualcuno tra gli elementi della rosa del Genoa?

«Conosco Beppe Sculli ma l’unico con cui ho giocato è Sokratis Papastathopoulos. E’ un difensore che mi piace tantissimo e che, considerando anche la sua età, ha tutti i mezzi per diventare un campione. Ha già dimostrato di essere un ottimo giocatore e, inoltre, possiede enormi margini di miglioramento».

Quanto tempo serve ad un portiere nuovo per creare quell’affiatamento necessario con i componenti della difesa?

«Non molto. Quel che conta è partire tutti assieme per il ritiro e creare una forte compattezza a tutti i livelli. A tal proposito mi viene in mente un episodio: quando affrontammo il Genoa nel match di andata, i rossoblù si presentarono con una formazione molto rimaneggiata. Nonostante ciò, tutti quanti noi restammo a bocca aperta nel vedere come giocava quella squadra, con un’intesa perfetta ed una serie di meccanismi oliati ed efficaci. Da quel momento in poi, quel Genoa diventò il nostro punto di riferimento e, nel girone di ritorno, anche noi riuscimmo a fare cose importanti».

Tra qualche giorno anche lei potrebbe far parte di quel gruppo…

«Ripeto quanto detto in precedenza: so che c’è un certo interessamento, ma da qui a dire che sono un giocatore del Genoa ce ne passa. Posso solo aggiungere che ho già parlato con i dirigenti del Chievo, esprimendo il mio piacere a proseguire l’avventura in gialloblù, con la speranza di ottenere la salvezza magari con qualche giornata d’anticipo, ma sottolineando anche il gradimento per una soluzione diversa, ovvero la possibilità di difendere i pali di una grande squadra. A tal proposito, essere accostato ad un club del blasone e della forza del Genoa, non solo mi stuzzica ma soprattutto mi gratifica».

Claudio Baffico

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL’ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

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