ESCLUSIVA PIANETAGENOA1893 – PAOLO FOGLIO: «Tifo Atalanta ma il Genoa mi è rimasto nel cuore»

Il doppio ex della sfida tra Atalanta e Genoa ricorda il proprio passato in rossoblù ed augura ai ragazzi di Gasperini un futuro ricco di soddisfazioni


Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Un’esperienza di sei mesi, per un calciatore, è quasi sempre marginale, secondaria. Non per Paolo Foglio che, nel Genoa, ha stabilito in così poco tempo il suo record di marcature stagionali, ben cinque, ottimo bottino considerando il ruolo. Nato in provincia di Bergamo e cresciuto nell’Atalanta, il difensore ha vestito la casacca nerazzurra a più riprese: dal 1996 al 1998, con quarantacinque presenze e due reti, e dal 2002 al 2003, disputando trentasei gare condite da un gol.

In esclusiva per Pianetagenoa1893, Paolo Foglio presenta la gara tra Atalanta e Genoa, due realtà che per motivi diversi gli sono rimaste nel cuore.

Che partita si aspetta?

«Sarà un impegno difficile per entrambe le formazioni: il Genoa, infatti, nell’ultimo anno e mezzo, ha messo in mostra il miglior calcio della serie A, mentre l’Atalanta tra le mura amiche è una squadra ostica per tutti. Una partita aperta ad ogni risultato e, probabilmente, combattuta ed equilibrata fino al termine».

Per chi farà il tifo Paolo Foglio?

«Sono nato a Bergamo e tifo Atalanta da sempre, quindi è normale che mi schieri dalla parte nerazzurra. Il Genoa, comunque, mi è rimasto nel cuore, così come l’affetto dei tifosi. Nonostante in quell’anno lottassimo per evitare la retrocessione in serie C, a Como ci seguirono in cinquemila. I numeri dicono più di tante parole. E poi tra le file del Grifone ho stabilito il mio record di segnature, cinque, messe a segno nell’arco di sei mesi».

Durante l’esperienza in rossoblù ha avuto modo di giocare con Rossi, Criscito e Scarpi, che tuttora giocano nel Genoa. Si aspettava un rendimento così elevato anche nei quartieri nobili della serie A?

«Non mi stupisce affatto. Scarpi in A aveva già giocato ed è sempre stato una garanzia, mentre Rossi, pur avendo anche lui alle spalle esperienze nella massima serie, ha maggiormente bisogno di un ambiente che lo sostenga; dove non sente fiducia, invece, fa fatica. E’ un ragazzo molto timido che merita tutte le soddisfazioni che sta ottenendo. Dispone di grandi qualità e lo sta dimostrando. Vorrei spendere una parola anche per il presidente Preziosi, che è riuscito a portare il Genoa tra le migliori squadre italiane. Mi complimento con lui per il lavoro svolto finora».

Ha avuto l’opportunità di giocare anche con Diego Milito. Che ricordi conserva?

«Quando un giocatore possiede qualità al di fuori della norma si vede subito e Milito aveva fatto capire immediatamente di essere un campione. Il classico elemento che ti fa fare la differenza a qualsiasi livello, tanto a noi in serie B che adesso nell’Inter».

Si tratta del fuoriclasse più forte con cui abbia mai giocato?

«Direi uno dei più forti. Morfeo, ad esempio, pur non consacrandosi nell’elite del calcio, è dotato di mezzi tecnici straordinari ma, a differenza dell’argentino, ha qualche carenza sotto il profilo mentale».

Dove può arrivare questo Genoa?

«Con un po’ di fortuna credo possa lottare anche per il quarto posto. Le prime tre, infatti, sono fuori portata, mentre tra le sette squadre di seconda fascia è una delle più attrezzate. Previsioni per il cammino europeo? E’ capitato in un girone non facile ma il Grifone si esalta proprio in partite come queste. Mi auguro di tutto cuore che possa qualificarsi per il turno successivo».

Claudio Baffico

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL’ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET 

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.