ESCLUSIVA PIANETAGENOA1893 – GENNARO RUOTOLO: «Auguro al Genoa un finale in crescendo»

Il Genoa è stata la sua casa. Ed anche ora che ha lasciato il calcio professionistico per "raggiunti limiti di età ", Gennaro Ruotolo segue con attenzione le vicende rossoblù


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Non si tratta di un genoano qualsiasi, ma del giocatore rossoblù per eccellenza. Eh si, perché Gennaro Ruotolo, tra i miti dello scorso decennio, è colui che detiene il record di presenze con la maglia del Grifone: ben 511 gettoni.

Si può quindi affermare che l’ex centrocampista campano conosca a meraviglia l’ambiente genoano, sia quando le cose vanno a gonfie vele, sia nei momenti di maggior appannamento.

Per fortuna, o meglio, grazie al lavoro di società, mister e squadra, l’annata attuale è da incorniciare, ancor più di quella che permise a Ruotolo e compagni di centrare la qualificazione europea.

Signor Ruotolo, lei che ha vissuto così tanti anni nel Genoa, in cosa individua le chiavi del successo del Grifone?

«Vorrei sottolineare che, prima di essere un ex giocatore del Genoa, sono un grande genoano. La gente, ancora oggi, si ricorda di me e ciò significa che, oltre ad aver ricevuto tanto, sono riuscito anche a lasciare qualcosa. Tornando al campionato attuale, i rossoblù hanno avuto il merito di ritagliarsi uno spazio così prestigioso soprattutto grazie a due fattori: la compattezza del gruppo, dimostrata dal fatto che qualsiasi giocatore chiamato in causa riesce sempre a fare la propria parte, e le straordinarie doti di Diego Milito, uno che ha il gol nel sangue».

Genoa, Fiorentina e Roma. In tre per una piazza. Che potrebbero diventare due solo se si riuscisse a coinvolgere nella lotta Champions anche il Milan.

«Ho assistito alla gara tra Genoa e Fiorentina e devo ammettere che i rossoblù hanno sprecato una grossa chance per allungare sui viola. Una volta in vantaggio di tre gol, al di là delle questioni arbitrali che non commento, bisogna cercare in tutti i modi di condurre in porto il risultato, anche se ci si trova in inferiorità numerica. Purtroppo, anche a causa di una considerevole dose di sfortuna, il Genoa non è riuscito a difendere il triplo vantaggio ed ha finito per spartire la posta. Nonostante questa gara, che avrebbe potuto creare un solco quasi incolmabile tra il Grifone e le sue inseguitrici, credo che l’obiettivo sia più che mai alla portata».

In questi giorni si sprecano i confronti tra il Genoa di Bagnoli e quello di Gasperini. Che ne pensa uno dei protagonisti della cavalcata Uefa dei primi anni ’90?

«E’ sempre difficile confrontare due squadre così lontane nel tempo. Invece di lanciarmi in paragoni improbabili, preferisco fare un auspicio: il mio Genoa iniziò bene e finì alla grande. Speriamo che anche quello di oggi possa seguirne le orme, ottenendo dalle partite che restano quei punti necessari per agguantare la qualificazione alla prossima Champions League».

Claudio Baffico

 

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