ESCLUSIVA PIANETAGENOA1893 – GAETANO DE ROSA: «Grazie Genoa, con te ho riscoperto la vera cultura sportiva»

Il difensore col vizio del gol, l'uomo sempre disponibile e gentile. Gaetano De Rosa, doppio ex di Reggina e Genoa, ci aiuta a leggere il confronto di domenica prossima


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Quando il profilo dell’uomo si associa al talento del calciatore. Un identikit che porta dritti a Gaetano De Rosa, giocatore che ha dato tanto, al di là delle semplici vicende sportive, e che è sempre stato considerato un punto di riferimento nei vari spogliatoi. La banalità, questa sconosciuta, verrebbe da dire a proposito dell’ex difensore, sempre pronto a proferire la parola giusta al momento giusto, vuoi per dare la carica all’ambiente, vuoi per gettare acqua sul fuoco nei momenti più esaltanti. Un doppio ex in vista della gara di domenica prossima al “Granillo” tra Reggina e Genoa.

Che tipo di partita si aspetta domenica?

«Beh, le due squadre si avvicinano a questo impegno con stati d’animo e situazioni di classifica molto differenti. La Reggina è quasi all’ultima spiaggia e, per continuare a sperare nella salvezza, deve solo vincere. I calabresi ci hanno abituato a rimonte da record negli ultimi anni, e la consapevolezza di potercela fare anche quest’anno potrebbe dargli una carica in più. Inoltre la Reggina non ha più molto da perdere e quindi potrà permettersi di scendere in campo con la mente sgombra: condizione che spesso permette di rendere al meglio. Il Genoa, d’altro canto, è chiamato a dare continuità ai propri risultati, nell’intento di centrare un traguardo importante. In questo campionato ha dimostrato appieno il proprio valore e sono convinto che lo farà ancora da qui in avanti».

Sarà anche la partita dei grandi assenti: Corradi, Valdez e Barillà su un fronte, Milito e Rossi sull’altro. Chi potrebbe rimetterci maggiormente?

«Milito e Corradi sono i terminali offensivi delle due squadre e stanno disputando un ottimo campionato. Se paragoniamo i singoli giocatori, Milito ha qualcosa in più, ma è anche vero che l’organico rossoblu è composto da tanti attaccanti validi, in grado di non far rimpiangere l’argentino. Gasperini, in altre parole, ha più alternative per rimpiazzarlo rispetto a quante ne abbia Orlandi con Corradi. A tal proposito mi preme dar merito alla società, ed al presidente Preziosi in primis, di aver voluto allestire una squadra completa e competitiva nonostante gli ingenti sforzi economici».

Appena qualche mese fa lei viveva dall’interno dello spogliatoio rossoblu le vicende del Genoa. Si sarebbe aspettato a distanza di così poco tempo un ulteriore salto di qualità?

«I primi colpi messi a segno nella campagna acquisti dal presidente Preziosi e dal suo staff mi hanno subito fatto capire che le intenzioni erano ottime. A costo di ripetermi, il lavoro che ha portato avanti l’entourage del Grifone è stato davvero eccellente e tutto l’ambiente merita di vivere una stagione così entusiasmante».

Quale è stato il momento più bello ed il più brutto della sua carriera?

«Non mi piace esaltare un singolo momento a scapito di altri. Quel che posso dire è che, ovunque sono andato sono stato bene: a Genova, però, ho trovato un ambiente ideale che mi ha permesso di confrontarmi con un senso sportivo unico ed una cultura calcistica alla sua massima espressione. Il mio modo di pensare al ruolo dello sport nella società e le aspirazioni che avevo fin da bambino hanno trovato realizzazione a Genova».

Nella sfera di cristallo, De Rosa vede ancora il calcio nel proprio futuro?

«Sto attraversando una fase in cui voglio godermi la mia famiglia, le mie emozioni e le mie priorità. La mia testa ed il mio cuore, ora sono tutti qui. Più avanti si vedrà se accettare una nuova sfida in un ruolo dirigenziale».

Un’ultima domanda: chi potrebbero essere gli uomini chiave di Reggina – Genoa?

«Per la Reggina punto su Brienza, che ha nell’imprevedibilità una dote non trascurabile, mentre sul fronte Genoa la differenza la fa sempre il collettivo».

Claudio Baffico 

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