ESCLUSIVA PIANETAGENOA1893 – EMILIANO MONDONICO: «Tra Crespo e Acquafresca c’è una grande differenza a livello di esperienza»

Intervista esclusiva di Pianetagenoa1893.net all'allenatore dell'Albinoleffe Emiliano Mondonico


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In casa Genoa tiene banco il mercato. Oltre che sul possibile arrivo di un centrocampista centrale, si parla molto degli avvicendamenti nel reparto offensivo. Continua infatti a prendere corpo l’ipotesi di un ritorno anticipato di Robert Acquafresca. Un acquisto che potrebbe portare alla cessione di Hernan Crespo, dato per probabile partente nonostante la smentita del procuratore. Acquafresca si rilancerebbe in rossoblù dopo la parentesi negativa all’Atalanta e comincerebbe a prendere confidenza con il gioco di Gasperini e l’ambiente genoano, anche in vista della prossima stagione. Per capire chi tra l’ex Cagliari e “Valdanito” farebbe maggiormente al caso del Grifone, PianetaGenoa1893.net ha intervistato in esclusiva Emiliano Mondonico, tecnico dell’Albinoleffe ed ex allenatore di Napoli, Fiorentina, Torino e Atalanta.

Quali sono le differenze tra i due centravanti?

«Sicuramente l’argentino è un giocatore affermato e di grande esperienza: è un elemento di altissimo livello. Acquafresca, invece, sta vivendo l’anno successivo al suo grande exploit: oltre alle sicurezze, ha anche la grande paura di non riuscire ad esprimersi al meglio. Questo impedisce al giocatore di rendere al massimo. Al contrario, Crespo ha solo sicurezze».

Chi dei due è più adatto al Genoa e al suo gioco?

«L’anno scorso a Cagliari Acquafresca ha dimostrato di essere un giocatore di livello. E’ un grande finalizzatore, così come Crespo. Ma nessuno dei due ha le qualità tecniche di Milito, un giocatore doc. Il giovane centravanti è uno a cui capitano spesso occasioni: in questa stagione, però, non ci ha ancora deliziati con le sue squisitezze tecniche».

Come cambierebbe il gioco dei rossoblù con Acquafresca?

«La punta della nazionale under 21 sa sfruttare i palloni laterali entrando in area. A mio parere non cambierebbe molto in caso di approdo in rossoblù dell’ex Cagliari: il netto “rovesciamento” si è verificato con la partenza di Milito».

Come sarebbe la sua intesa con gli esterni d’attacco?

«Lo schieramento offensivo del Genoa prevede la presenza di un unico finalizzatore. Questo consente al centravanti di non doversi muovere in funzione di nessuno, come avverrebbe in un attacco a due. Nel caso del Grifone, Acquafresca potrebbe scegliere la strada per arrivare al gol senza considerare gli altri attaccanti».

Chi giocherebbe meglio al fianco di Suazo se il Genoa si schierasse con due punte?

«L’honduregno è un giocatore che va mandato in porta da metà campo e che non parte con il pallone da fondocampo. E’ sicuramente uno dei migliori contropiedisti del nostro campionato. Secondo me né Acquafresca né Crespo si intenderebbero con l’ex interista».

Come giudica questi mesi di Crespo al Genoa?

«L’argentino è un giocatore di grande esperienza. E’ uno di quegli elementi che conoscono precisamente i propri compiti: anche se giocano soltanto venti minuti, capiscono i propri ruoli. Non è una pedina che ha bisogno di molte partite per dimostrare il suo valore. E’ un’alternativa che può stare benissimo in una squadra come il Genoa».

Cosa ne pensa invece dell’involuzione subita da Acquafresca?

«Nell’ambiente atalantino c’erano troppe aspettative: si diceva che con l’ex cagliaritano i nerazzurri avrebbero compiuto il salto di qualità e avrebbero potuto puntare all’Europa. Le troppe responsabilità lo hanno “bloccato”. Non è stato bravo a sopportare le pressioni, ma è una cosa che capita ai giovani. Nel Genoa dovrebbero togliergli le responsabilità per affidarle al più esperto Crespo. Inoltre il gioco di Conte, che prevede un continuo movimento, non si adattava alle sue caratteristiche».

Andrea Ferrando

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