ESCLUSIVA PIANETAGENOA1893 – DAVIDE TRAVERSO: «Siamo sconcertati per le inspiegabili decisioni del Casms»

«Ci sono piovute addosso bombe carta e ci proibiscono di esporre striscioni: qual è il nesso? I genoani sono stati aggrediti e ora passano per aggressori» spiega il presidente dei Figgi do Zena


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I provvedimenti presi dal Casms nei confronti della tifoseria genoana sono stati durissimi. Tra divieti di esposizione degli striscioni e trasferte proibite il Genoa ha ricevuto un duro colpo. E intanto tra i tifosi c’è grande scalpore. I supporters rossoblù si chiedono: perchè infliggere queste “pene” a noi che abbiamo rischiato la pelle all’Olimpico? I sostenitori rossoblù avevano già preparato striscioni sia contro i torti arbitrali subiti, sia a sostegno della squadra. Per capire meglio qual è stata la reazione dei tifosi alle decisioni dell’Osservatorio, PianetaGenoa1893.net ha intervistato in esclusiva il presidente del Genoa Club “Figgi do Zena” Davide Traverso.

Il popolo genoano non si aspettava questo genere di interventi da parte del Casms. Come commenta questa presa di posizione?

«Siamo sconcertati: solo in Italia può accadere ciò. E’ come se una persona venisse investita da un’automobile e le venisse ritirata la patente. Ci sono piovute addosso bombe carta e ci proibiscono di esporre striscioni: qual è il nesso? I genoani sono stati aggrediti e ora passano per aggressori. Possiamo capire fino ad un certo punto le trasferte vietate, anche se siamo dell’idea che siano un modo per privare le persone della libertà di recarsi allo stadio. Ma non capiamo invece il motivo di questa decisione: si stanno accanendo contro la tifoseria rossoblù. Una tifoseria che si è distinta tra tutte anche per le raccolte fondi a favore dei terremotati dell’Abruzzo o per le donazioni di sangue: per non parlare delle iniziative di ogni club».

Domenica all’Olimpico i genoani sono stati vittime di ripetuti lanci di bombe carta. Cosa pensa di quanto è accaduto a Torino?

«Non è stata una sorpresa perchè ce lo aspettavamo da tifosi come quelli juventini. Gli ultras bianconeri avevano già mostrato striscioni contro Balotelli e fischiato giocatori di colore: sono una delle tifoserie peggiori d’Italia. A Genova, invece, vengono controllate persino le bottigliette».

Queste decisioni hanno sconvolto tutti i tifosi. Qual è invece la posizione del vostro club?

«Sarà importante mantenere una posizione unitaria in quanto ci muoveremo in base alle decisioni dei tifosi. A parte tutto, comunque, siamo rimasti assai stupiti. Avremmo voluto organizzare una coreografia durante Genoa-Bologna per festeggiare i quindici anni del club. E’ un’offesa non solo ad una tifoseria corretta, ma anche e soprattutto alla città».

Si può immaginare benissimo il contraccolpo psicologico subito dai tifosi. Qual è stata la loro reazione?

«Cornuti e mazziati. Dopo il “furto” sul campo e il “tiro al piattello” dei supporters bianconeri, ecco un altro colpo al cuore. Purtroppo lo stadio sarà spoglio»

Dopo la decisione di spedire il Genoa in serie C il popolo genoano aveva fatto sentire la propria voce. Probabilmente dati i torti arbitrali subiti ci sarà una protesta. Quali saranno le eventuali iniziative per contestare le sviste arbitrali a danno del Grifone?

«Potrebbe esserci una protesta contro il divieto di esporre striscioni. Sicuramente la designazione di Rosetti è stato un buon rimedio. Una cosa è certa: non c’è stato rispetto per i tifosi né in campo né con questi provvedimenti».

Andrea Ferrando

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