ESCLUSIVA PIANETAGENOA1893 – ALESSANDRO LUCARELLI: «Quando manca un giocatore, Gasperini se lo inventa»

Intervista esclusiva di Pianetagenoa1893.net con Alessandro Lucarelli, doppio ex di Livorno e Genoa


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Il presente è a Parma ma, complice l’anticipo di sabato sera contro la Fiorentina, Alessandro Lucarelli potrà assistere alla sfida tra due delle sue ex squadre: Livorno e Genoa. Il difensore, che sta vivendo una seconda giovinezza, conosce bene le due piazze e buona parte dei giocatori che scenderanno in campo. Livorno è la sua città natale e nella squadra amaranto milita il fratello Cristiano, attaccante di lungo corso. Breve ma intensa, invece, l’esperienza al Grifone, costellata comunque da buone prestazioni e da una reciproca simpatia con la tifoseria genoana.

In esclusiva per Pianetagenoa1893.net, Alessandro Lucarelli presenta la gara dell'”Ardenza”.

Domenica si affronteranno due delle squadre che fanno parte del suo passato: Livorno e Genoa. Che partita si attende?

«Sarà sicuramente una bella gara, gli ingredienti ci sono tutti. E poi quando gioca il Genoa non ci si annoia mai! Il Livorno, d’altro canto, è affamato di punti, e cercherà la vittoria in ogni maniera. Penso che sarà una sfida aperta ad ogni risultato ed incerta fino all’ultimo».

I toscani hanno palesato una grave difficoltà ad andare a segno, con appena quattro reti all’attivo; i rossoblù, invece, “vantano” il primato non invidiabile della difesa più battuta…

«Le statistiche lasciano il tempo che trovano ma evidenziano una certa tendenza. Se il Livorno ha segnato solo quattro gol, ad esempio, significa che qualche problema c’è. Non tutte le responsabilità, però, sono da attribuire al settore offensivo: la lacuna principale, infatti, non è quella delle occasioni sprecate dagli attaccanti ma, piuttosto, dei rari frangenti in cui i centravanti vengono messi in condizione di far male. I tanti gol subiti dal Genoa, invece, credo che dipendano dalla filosofia di gioco di mister Gasperini, che preferisce attaccare con più uomini pur consapevole di correre qualche rischio dietro».

Molte squadre, quando devono fare i conti con assenze importanti, vanno in difficoltà. Il Genoa, invece, nei momenti di emergenza, è riuscito a rivalutare alcuni elmenti della rosa e a studiare inediti schieramenti di gioco…

«Il Genoa ha a disposizione tanti ricambi e, di conseguenza, nonostante qualche assenza, è sempre in grado di schierare una formazione competitiva. Inoltre, avendo avuto modo di lavorare con Gasperini, posso sottolineare un aspetto: quando al mister manca un giocatore con determinate qualità, se lo inventa. Non vale lo stesso discorso per il Livorno che, dovendo fare a meno di Tavano, avrà maggiori problemi a sostituirlo».

Cosa le resta delle sue esperienze al Livorno e al Genoa?

«Livorno è casa mia, e averci giocato nel primo anno di serie A dopo cinquant’anni mi ha regalato emozioni immense. Inoltre, con la maglia amaranto, sono riuscito a tirare fuori qualcosa in più, segnando quattro reti e mantenendo un buon rendimento. Positiva anche l’avventura in rossoblù, concomitante, anche in questo caso, con il ritorno nella massima serie a distanza di parecchio tempo. Il Genoa è il calcio e lo si respira ogni giorno. L’atmosfera che si crea durante le partite casalinghe è a dir poco eccezionale e neppure paragonabile al fascino che contraddistingue i grandi stadi»

Claudio Baffico

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