ESCLUSIVA PIANETAGENOA, Sergio Girardi: «Genoa conquista la salvezza per i tifosi»

Il portiere era in campo in quel maledetto 7 maggio 1978: «Ho ancora una grande amarezza per quella partita: non meritavamo di retrocedere». E aggiunge: «Se il Grifone scendesse in B mi spiacerebbe soprattutto per il suo pubblico straordinario»

Sergio Girardi e Dino Zoff (Foto da Wikipedia)

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«Ho ancora una grande amarezza per quella partita: non meritavamo di retrocedere». Sergio Girardi “u tenaggia” era il portiere in quel maledetto Fiorentina-Genoa, terminato 0-0: dopo 41 anni la sua memoria ricorda perfettamente le sensazioni e il dolore provato alla fine per la retrocessione. Il Genoa arrivò a 25 punti assieme a Foggia e Fiorentina, ma furono i viola a salvarsi grazie alla differenza reti totale, come recitava il regolamento dell’epoca: il Bologna che era a quota 24 con il Grifone evitò la B con una vittoria (all’epoca fruttava due punti) contro la Lazio. Il suo racconto ai microfoni di Pianetagenoa1893.net si interrompe per un momento: vuol fare un appello tutto in rossoblù per la sfida di domenica. «Due cose sono importanti per domenica: i rossoblù non dovranno essere sconfitti, mentre l’Empoli non deve vincere a Milano contro l’Inter. Sono le mie speranze da tifoso del Genoa».

Cosa ricorda di quel 7 maggio 1978?

«Ricordo che fu una partita molto difficile, giocata soprattutto a centrocampo. Noi eravamo una squadra più forte di quella Fiorentina. Il Genoa ha cercato più volte di attaccare, poiché sapevamo che quel pareggio poteva non bastare: non siamo riusciti mai ad attraversare la metà campo».

Per quale motivo?

«Non siamo riusciti mai ad impostare delle azioni di gioco, poiché venivano interrotte continuamente da un fischio dell’arbitro (NDR: Gianfranco Menegali) e morivano sul nascere. Per carità: nessun sospetto e nessuna polemica, ma soltanto una constatazione».

Veniamo alla sfida attuale: che ne pensa di Radu?

Dopo un primo periodo in cui ha mostrato alcune titubanze, come con Milan e Inter, si è mostrato in seguito molto valido: è un ottimo portiere, sono felice per lui e spero che domenica possa parare tutto. L’ho visto crescere molto tra tante paure, assolutamente normali per un ragazzo della sua età ed ha pagato lo scotto: c’è stato un momento in cui è stato determinante. Spero che possa restare ancora al Genoa.

Ci sarà un modo per sfatare la “maledizione” dell’Artemio Franchi?

Tutto può essere: può succedere che il Genoa riesca a vincere anche a Firenze. Mi auguro che sia una gara ben giocata dalle due squadre e che l’arbitro fischi in modo corretto: una decisione errata può creare problemi all’una oppure all’altra.

Il Grifone come può affrontare la Fiorentina?

E’ difficile giocare partite di questo genere: per farlo al meglio, occorre carattere, serenità, serietà, dando tutto. Lo auguro non solo al Genoa, ma anche ai genoani: alla fine, se l’epilogo fosse negativo, chi ci rimette sono soprattutto i tifosi. Mi dispiacerebbe moltissimo per il pubblico rossoblù che è straordinario: meritano molto di più. Mi addolora molto: ho avuto l’onore di indossare per sei anni questa maglia ricca di tradizioni e di storia, spero che un giorno possa lottare per lo scudetto.

Dopo la vittoria contro la Juventus, Prandelli ha conosciuto un periodo di offuscamento: potrà infondere le giuste motivazioni ai giocatori in una gara così delicata?

Credo proprio di sì: è un tecnico che sa dare la carica ma anche la serenità ai suoi uomini. Purtroppo ha avuto un periodo di flessione: ma non si può cambiare a ogni sessione di mercato a gennaio, vendere alcuni giocatori e prenderne altri e sperare che avvenga un miracolo. Preziosi ha ceduto il capocannoniere Piatek, e ha preso un altro giocatore (NDR: Sanabria) che non è allo stesso livello del polacco. Il presidente in passato ha fatto anche cose buone, ma purtroppo questo è stato un errore.

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