ESCLUSIVA PG – Valeriano Fiorin: «Anche nel 1992-93 il Genoa cambiò tre allenatori, ma ci salvammo»

L’autore dello splendido gol al Liverpool confessa: «Da tifoso rossoblù mi arrabbio tantissimo quando mi fanno battutine del tipo “Salernitana, Venezia e Genoa sono già in serie B"»

Valeriano Fiorin con l maglia del Genoa (Foto Wikipedia)

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«Io sono un tifoso del Genoa e vorrei contribuire, da tifoso, alla salvezza del club che amo». Valeriano Fiorin inizia la sua intervista a Pianetagenoa1893.net con questa dichiarazione d’amore per il Grifone, dove ha giocato dal 1989 al 1993. Attualmente allena un club dilettantistico, l’Azzurra Due Carrare in provincia di Padova: «Noi giochiamo alla domenica e quando il Genoa gioca in contemporanea con la mia squadra, appena termina la partita la prima cosa che faccio è chiedere cos’ha fatto il Grifone. Mi sono rimasti nel cuore tanti bellissimi ricordi, sul club, sulla squadra e sui tifosi».

Il primo flash della memoria che viene in mente è il suo gran gol al Liverpool: sono trascorsi giusto 30 anni da allora
«Sì e ne vado fiero: è una rete che è passata alla storia. Anche se è passato tanto tempo, ho ancora tanti amici a Genova che me la ricordano con grande affetto e gioia. È un’immagine incancellabile del mio passato e del club più antico d’Italia».

Si sente anche con il suo ex compagno di squadra Simone Braglia?
«Ci siamo sentiti un po’ di tempo fa e abbiamo ricordato le stagioni passate assieme in rossoblù. Ricordiamo anche gli inizi non facili della prima stagione con Bagnoli in panchina: poi arrivò la vittoria nel derby, con quel missile di Branco, e la splendida cavalcata sino al quarto posto. Poi la Coppa Uefa con il trionfo della doppia vittoria col Liverpool, conclusasi purtroppo con l’eliminazione subita dall’Ajax. Ho anche un altro bellissimo ricordo».

Quale?
«Quando conobbi Maradona che era venuto per la prima volta a giocare al Ferraris. Mi scattarono una foto in cui abbraccio il più grande fuoriclasse che abbia mai conosciuto: ne ho ricavato un poster che mia moglie ha voluto appendere in bella evidenza a casa».

C’è qualche somiglianza tra le difficoltà attuali e quelle del passato del Genoa?
«La stagione attuale mi ricorda molto quella del 1992-93. Anche allora sulla panchina rossoblù si avvicendarono tre allenatori: Giorgi, Maifredi e Maselli. Nonostante i tanti problemi, alla fine raggiungemmo la salvezza, grazie anche all’apporto dei tifosi. Ci furono momenti in cui eravamo stati contestati dai supporter, ma avevano ragione a farlo: personalmente mi avevano spronato a fare ancora meglio, è stato molto importante».

Valeriano Fiorin

Dunque il Genoa potrebbe ancora farcela a centrare la permanenza in A?
«Secondo me, il Genoa si salverà sicuramente proprio come allora. Da tifoso rossoblù mi arrabbio tantissimo quando mi fanno battutine del tipo “Salernitana, Venezia e Genoa sono già in serie B”. Il Grifone ha tutte le carte in regola per poter restare nella massima serie».

Cosa ne pensa di Blessin?
«Premetto che non lo conoscevo in precedenza. All’inizio non sarà stato facile per i giocatori capire il suo Gegenpressing. Ma lui è un gran comunicatore, un professionista che sa trasmettere ai suoi uomini cosa devono fare in campo. E i risultati si vedono: il Genoa non perde da otto partite».

Blessin Genoa
Mister Blessin (foto di Genoa CFC Tanopress)

Lunedì ci sarà la trasferta a Verona, una gara impegnativa sulla carta
«Sarà una partita difficile, ma sono fiducioso: il Grifone se gioca con questo pressing asfissiante che ubriaca gli avversari può anche vincerla. Occorrono più vittorie per raggiungere la salvezza: se raccogliessero i tre punti in trasferta al Bentegodi dopo sarebbero dolori per tutti, visto che il Genoa giocherebbe sulle ali dell’entusiasmo».

Poi ci sono Lazio e Milan…
«Secondo me il Genoa può prendere punti contro la Lazio: è una squadra molto incostante e di recente ha perso smalto. Contro il Milan primo in classifica, gli uomini di Blessin non avranno nulla da perdere. Ma ci sono due gare che il Grifone non dovrà sbagliare».

Allude a…
«Al Cagliari, diretta concorrente per la salvezza, e al derby. Due appuntamenti fondamentali sulla strada della salvezza: bisogna raccogliere sei punti ad ogni costo. E poi l’eventuale vittoria nella stracittadina darebbe una carica incredibile. Credo anche che dalla Sampdoria e dallo Spezia, entrambe a 29 punti, in giù sono tutte in ballo per non retrocedere: forse solo l’Udinese a 30 è al di fuori, ma basta poco per trovarsi nella zona pericolosa. Ho grande rispetto per tutte le squadre, ma secondo me la Salernitana e il Venezia non ce la faranno, il Genoa ha una marcia in più».

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