Una settimana fa, il 7 settembre, si sono tenute le celebrazioni per il centenario dell’ultimo scudetto vinto dal Genoa con una doppia sfida. I rossoblù vinsero la prima a Genova 3-1 e poi pareggiarono 1-1 allo stadio Oncino di Torre Annunziata. Pianetagenoa1893.net ha intervistato in esclusiva Michela Giraud, attrice e discendente di una generazione di dirigenti della società campana che sfidarono la mitica squadra di William Garbutt.
Signora Giraud, qual è il suo nesso familiare che la lega alla doppia sfida Savoia-Genoa per lo scudetto di 100 anni fa?
«Il nonno di mio padre si chiamava Alfredo Giraud ed è stato uno dei primi dirigenti sportivi del Savoia. Svolgeva questo compito a titolo totalmente gratuito, essendo ufficiale di Marina e gli abitanti di Torre Annunziata tennero sempre in grande considerazione il suo lavoro, e questo è testimoniato dal fatto gli intitolarono appunto lo stadio della città. Inoltre, mio nonno Michele Giraud ha vestito la maglia del Savoia insieme ai suoi fratelli Giovanni Giraud e Raffaele Giraud. Giocarono tutti nella massima serie. Mio nonno Michele ha giocato anche nel Napoli, nel Cagliari e nel Livorno».
Lei è un’attrice famosa: le piacerebbe che la doppia sfida Genoa-Savoia diventasse una fiction, dove anche lei è nel cast?
«Se facessero una fiction su Genoa-Savoia io sarei sicuramente quella che non gioca a calcio perché io e lo sport siamo due rette parallele che non si incontrano e – citando Corrado Guzzanti – se si incontrano non si salutano».
Lei conosce i tanti suoi colleghi che sono tifosi genoani? (Come ad esempio: Carlo Sciaccaluga, Andrea Possa, Marco Rinaldi, Maurizio Lastrico). Se sì, ha recitato con qualcuno di loro? Avete mai parlato di calcio ed eventualmente di quella finale del 1924?
«Conosco Maurizio Lastrico che stimo moltissimo ma non abbiamo mai parlato di questo episodio. La prossima volta che lo incontro glielo racconto subito!».
Lei è laureata in storia dell’arte: a quale capolavoro del passato potrebbe paragonare quel Genoa-Savoia di 100 anni fa?
«Possiamo paragonarla a “La Zattera della Medusa” di Gericault. I corpi che chiedono aiuto in questo caso possono rappresentare il Savoia».
In conclusione, in quale lavoro è impegnata in questo periodo?
«Nei giorni scorsi “Flaminia”, il mio film, è uscito su Prime Video e su Now Tv. Dal 7 novembre a Padova parte il mio tour teatrale in giro per l’Italia».