ESCLUSIVA PG, Manfredini: «Un Genoa dal volto nuovo, bravo Andreazzoli a valorizzare i giovani»

Il difensore e doppio ex della sfida: «Domenica mi aspetto una bella partita, perchè entrambe le squadre hanno allenatori che fanno giocare bene e affrontano gli avversari a viso aperto»


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Non una sfida facile che attende il Genoa di mister Andreazzoli, che domenica ospiterà tra le mura amiche del Ferraris l’Atalanta dell’ex Gian Piero Gasperini. I rossoblù si presentano forti del successo casalingo contro la Fiorentina, mentre gli Orobici potrebbero soffrire ancora degli spettri della sconfitta interna subita contro il Torino. In una gara che promette tanto spettacolo, complice anche il duello tutto in famiglia tra Duvan e Cristian Zapata, il tecnico nerazzurro dovrà fare attenzione nel gestire le forze della sua squadra anche in vista dell’esordio assoluto del club bergamasco in Champions League nello scontro in terra croata con la Dinamo Zagabria. Per parlare del lunch-match di domenica, i microfoni di Pianetagenoa1893.net hanno raggiunto il difensore e doppio ex Thomas Manfredini. Ecco le sue dichiarazioni:

Iniziamo parlando di come le sembra questo nuovo Genoa targato “Andreazzoli”.

«Diciamo che sta andando molto bene. Credo che sia una squadra che ha cambiato volto, atteggiamento e, partendo in questo modo, si possa auspicare ad un campionato diverso rispetto a quello dello scorso anno».

Il Grifone è sicuramente una delle squadre di Serie A con più giovani nell’undici titolare: da Radu e Romero in difesa, a Ghiglione, fino a Kouamè e Pinamonti in attacco. Questo può essere la carta in più del Genoa?

«Allora: è normale che nei momenti positivi il giocatore giovane possa dare entusiasmo, però credo che, come in tutte le cose, anche nelle squadre debba esserci un mix dove anche i giovani possono imparare qualcosa da chi ha più esperienza. Credo che Andreazzoli sia molto bravo a valorizzare i giovani e che in situazioni dove ci sarà più da soffrire, ci sarà spazio anche per quei giocatori d’esperienza su cui il Genoa può contare».

Domenica andrà in scena la sfida tra Genoa e Atalanta: squadre in cui lei ha avuto modo di giocare. Che partita si aspetta?

«Sicuramente mi aspetto una bella partita, perchè entrambe le squadre hanno allenatori che fanno giocare bene e affrontano gli avversari a viso aperto. È partito molto bene il Genoa, mentre l’Atalanta ha avuto qualche difficoltà, prendendo qualche gol di troppo. Bisogna vedere se Gasperini, durante la sosta, ha sistemato qualcosa, facendo si che la squadra si ricompattasse affinchè sia n grado di affrontare le prossime due sfide. È chiaro che se si vedesse l’Atalanta dell’ultimo periodo pre-campionato, Gasperini parta favorito. Ma è anche vero che, dopo una partenza così da parte del Genoa, ci sarà tutto lo stadio a cantare e a sostenere la squadra e questo sarà il fattore in più».

A proposito di Gasperini, lei ha avuto modo di conoscerlo bene durante la sua esperienza in rossoblù. Come crede che preparerà la gara? Concentrandosi solo sul campionato, o pensando anche alla sfida di Champions contro la Dinamo Zagabria?

«Conoscendolo, posso dire che il mister prepara ogni partita in modo diverso, sempre con la stessa attenzione. Credo che preparerà questa partita di campionato come una sfida da vincere per non perdere altro terreno in campionato, poi preparerà una gara così tanto sentita come quella contro la Dinamo Zagabria. Penso che però la sfida di Champions sia molto più sentita dai tifosi che dalla squadra, perchè sono sicuro che Gasperini stia tenendo tutti sul chi va là, senza poter dar modo ai giocatori di avere qualche colpo di testa pensando già alla sfida di mercoledì».

Chi è il giocatore da tenere d’occhio domenica?

«Questa è una bella domanda. L’attacco dell’Atalanta ha fatto cose importanti, ma anche nel Genoa ci sono dei giocatori importanti. Come mi hai detto tu, Pinamonti è un giovane interessante. Ilicic e Gomez possono dare qualcosa in più, mentre Zapata in avanti è un grande attaccante. Muriel è poi un giocatore a mio avviso fenomenale. Il Genoa comunque ha dei giovani forti, che possono dare una svolta alla partita».

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