ESCLUSIVA PG – Antonio Bordon: «Coda porterà il Genoa in Serie A»

Parla ai nostri microfoni l’ex centravanti rossoblù che segnò il gol vittoria a Reggio Calabria nel 1972: era il Grifone di Silvestri che fu promosso nella massima serie

Della Bianchina Bordon Villani Abrile Genoa
Giovanni Villani e Franco Abrile della Fondazione Genoa con Antonio Bordon e Mauro Della Bianchina (Foto Museo del Genoa)

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«Ricordo bene quel campionato 1972-73: era un Genoa forte». Antonio Bordon, ex centravanti rossoblù in quella stagione in Serie B e nella successiva in A, inizia così la sua intervista a Pianetagenoa1893.net. Ricorda bene quel gol che segnò alla Reggina in quel torneo che fu una marcia trionfale per il Grifone che culminò nel primo posto e nella conseguente promozione nella massima Serie. Era il Genoa allenato da Arturo “Sandokan” Silvestri. In rosa c’erano nomi del calibro di Franco Ferrari, Mauro Della Bianchina, Mario Manera, Giorgio Bittolo, Roberto Derlin, Giorgio Garbarini, Claudio Maselli, Attilio Perotti, Gigi Simoni, Sidio Corradi e, appunto, Antonio Bordon proveniente dall’Udinese.

Era il 15 ottobre 1972, poco più di 50 anni fa: come segnò al “Granillo” la rete della vittoria per i rossoblù?

«Centrai la porta direttamente su punizione: così portammo a casa la vittoria che all’epoca valeva due punti. Ricordo anche il gol che segnai al Perugia, che il Genoa incontrerà anche nell’attuale campionato, nella prima giornata al “Ferraris”: cross da destra, calciai con forza il pallone che entrò a fil di palo nella porta avversaria. Fu un gol d’istinto: in una frazione di secondo decisi di tirare e mi è andata bene».

Veniamo a oggi, lei di recente è stato al Ferraris: come ha visto il Genoa di Blessin?

«Il 17 settembre scorso ero in Gradinata Nord, in occasione di Genoa-Modena. Non è stata una gara esaltante, ma grazie a Jagiello è arrivata una vittoria che è valsa una serie complessiva di sei partite positive: vittorie a Ferrara, Cosenza e Terni, pareggi casalinghi con Cagliari e Brescia, 14 punti in totale. E il Genoa è al secondo posto con due punti di distacco dalla Ternana e a due punti dal Frosinone al primo posto: è la sorpresa del campionato, all’inizio del torneo non lo avrei pensato che potesse occupare la vetta della classifica».

Alcuni tifosi sono perplessi dal gioco di Blessin: lei che opinione si è fatto?

«Le rispondo che anche in quel campionato che culminò con la promozione abbiamo avuto alcuni rallentamenti nel cammino. Però la Serie B è un torneo particolare: bastano due-tre vittorie di fila e si può essere anche in fuga e distanziare le squadre rivali. Occorre dunque avere pazienza: d’altronde, con Blessin il Grifone è al secondo posto, con una sola sconfitta, che significherebbe la promozione automatica in A, senza passare dalla roulette dei play off».

“i miei ricordi più belli sono legati

allo splendido tifo rossoblù”

Bordon, spera nel passaggio immediato del Genoa?

«Certamente sì. Io seguo spesso da Gorizia, dove attualmente vivo, le partite del Genoa. Vorrei che il 19 maggio ci fosse una grande festa per il ritorno in serie A. Sono stato in tante altre squadre, ma i miei ricordi più belli sono legati allo splendido tifo rossoblù: è caldo, passionale, non ha uguali in Italia».

A proposito di centravanti, le piace Coda?

«Mi piace molto. Quando l’ho visto contro il Modena non aveva brillato molto, ma ha saputo giocare per la squadra. É un giocatore che schiererei sempre in campo: è un vero centravanti, sa tenere sotto pressione le difese avversarie e metterle in grande difficoltà. Blessin ha un attaccante molto importante: con i suoi gol potrà essere determinante per ritornare nella massima serie».

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