Eranio e Braglia, storia di un’amicizia genoana

I due ex campioni rossoblù sono legati da un rapporto ultratrentennale

Braglia Eranio
Simone Braglia (dalla sua pagina Facebook) e Stefano Eranio

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Professionisti, colleghi, compagni di squadra ma soprattutto… amici. Stefano Eranio e Simone Braglia sono legati da un profondo rapporto di stima e di amicizia che travalica il campo e sposta le lancette del tempo indietro di oltre trent’anni. Il derby di Branco. 4-0, 5-0 scommettevano sui gol. La tana di Anfield Road espugnata contro ogni pronostico. La cavalcata in Serie A e il sogno della Coppa Uefa. L’Euro-Grifo di Bagnoli.

Si sono conosciuti al Genoa, hanno sofferto e gioito (più la seconda della prima, a onor del vero) e scritto una densa pagina di storia rossoblù attraverso una squadra il cui undici si tramanderà nei decenni come le formazioni di una volta. Calciatori simili, nonostante il ruolo: poche parole, dribbling ai riflettori mediatici. Meglio una parata o un cross a un microfono di un giornalista. Eranio e Braglia erano – e sono – così: campioni di (e con) semplicità. Uomini, poi calciatori.

Sono bastate un paio foto sui rispettivi social a infiammare i ricordi dei tifosi del Genoa. Chi ricorda le imprese, chi la forza di quello spogliatoio, chi ancora l’incredibile striscia d’imbattibilità al Ferraris della banda di Bagnoli. Un periodo intenso che ha lasciato legami e contatti vividi. «In compagnia e in ricordo dei bei tempi e coi gloriosi colori della squadra che ha fatto la storia» scrive Braglia. «Con il mio compagno di tante battaglie» replica Eranio. Storia di un’amicizia genoana.

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.